Chiusura e credulità
La chiusura scettica è difficile da scardinare quanto ogni falsa credenza, convinzione o retaggio. Lo scettico intransigente presuppone che tutto si compia esclusivamente entro i confini della conoscenza, non considerando che quest’ultima è in costante espansione.
D’altra parte, la realtà è noiosa e la magia dà un certo brio, per tanto, colti dal fascino dei fenomeni paranormali, per molti è facile colorare episodi più o meno consapevolmente, credere ad ogni vicenda bizzarra e nutrirsi di materiale spazzatura, attinto senza criterio dal mondo della parapsicologia e dell’esoterismo.
Due mondi a confronto quindi, uno severo, cinico e pragmatico e un altro magico, aperto al mondo, ma sprovveduto, estremità che coesistono senza comunicare.
Chi segue il blog o le riviste su cui scrivo, avrà certamente avuto occasione di leggere qualche articolo su magia, spiritismo, truffe e medium fraudolenti, notando che non vi è mai partito preso nel modo in cui affronto un tema, tanto da essermi preso dell’ingenuo dai più ottusi e dell’ottuso da personaggi completamente in aria. Prendo posizione laddove è possibile e mai cerco di far tornare una mia opinione a tutti i costi.
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Due ciaccole su Gustavo Rol, perchè sospendo il giudizio
Prendendo ad esempio uno dei più grandi medium del ‘900, Gustavo Rol, pare che l’argomento abbia suscitato grande interesse soprattutto per il mondo scettico, impegnato a sgretolarne la figura in ogni occasione, dando spesso l’impressione che Rol rappresentasse più un’idiosincrasia, che un argomento di discussione.
Orde di prestigiatori e mentalisti spesso a digiuno di vere letture sull’argomento, affrontano il tema in modo superficiale, come se bastasse una diceria per farsi un’opinione sul medium torinese, riportando a proprio modo storie e aneddoti, alimentando il diffondersi di falsi storici, credenze o il proliferarsi di argomentazioni scettiche appiccicaticce.
Coloro che hanno conosciuto Rol sono oggi concordi che il suo obiettivo fosse regalare momenti e messaggi intrisi di valore, e che Gustavo fosse custode e portatore di una grande energia.
Sono ateo, sono un illusionista e un mentalista, conosco e applico i trucchi dei medium, posso spiegare o meglio spiegarmi razionalmente molti fenomeni attribuiti a Rol, ma io non c’ero e non c’eravate neanche voi che riempite pagine di enigmi risolti.
Alcuni dei suoi “esperimenti“, come egli stesso li definiva, sono oggi riconosciuti dai prestigiatori come numeri attinti da un repertorio illusionistico. Ed ecco che a causa di informazioni decontestualizzate, quei giochi di prestigio rendono Rol, agli occhi dello scettico, unicamente un prestigiatore, senza considerare che essere un illusionista non esclude alcun tipo di altra facoltà.
Non vedrei infatti nulla di strano se Rol si fosse cimentato all’occorrenza con giochi di prestigio, ma soprattutto non spetta a nessuno sanzionare Rol per i mezzi coi quali diversificava i suoi esperimenti, portavando con sé, per altro, messaggi sempre positivi.
Per screditare Rol si è detto tutto, compreso che non volle mai incontrare un prestigiatore. Diversamente da quanto si dice, ricevette invece Tony Binarelli, Alexander, Carlo Buffa di Perrero e Giuseppe Vercelli, ma questa non vuole essere un’analisi sulle vicende, dico solo che non esiste un solo scettico che abbia potuto assistere assiduamente agli esperimenti di Rol, verificarne con metodo la veridicità e riportarne i risultati. Nessuno “scettico di professione” infatti, ebbe mai occasione di studiare davvero i fenomeni prodotti dal medium, e gli studi postumi sugli esperimenti di Rol furono eseguiti su campioni delle sue frequentazioni. Su Rol esistono infatti libri di grande interesse, scritti da personaggi autorevoli e che stimo per meravigliose produzioni, ma non particolarmente attendibili in questo caso poichè la raccolta dei dati non è mai stata diretta.
La verità è che su Rol non vi è alcuno studio su solide fondamenta e al contrario di casi come Eusapia Palladino, Margery Crandon, Daniel Home, Florence Cook ed altri medium del secolo scorso, monitorati direttamente da professori universitari, scienziati e illusionisti, su cui la comunità scientifica ha potuto esprimersi, di Rol nessuno ha potuto mai confermare capacità paranormali, nè sbugiardare alcunchè.
Sospendere il giudizio diventa spesso necessario, specie quando i dati delle indagini hanno la caratteristica di non essere più incrementabili (dopo la morte di un personaggio ad esempio, o per essere casi troppo datati). Un circuito chiuso di dati e fonti può dar vita a sole opinioni, non può certo chiudere un caso.
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E forse ancora:
Trovo sempre I tuoi interventi acuti, sagaci e provocatori: una vera linfa per chi coglie la differenza tra burlone da naso rosso e prestigiatore gravido di cultura. Grazie per innalzare la figura dell’illusionista ad indagatore del vero e per esecrare le pratiche magiche attracerso il filtro della cultura.
Grazie Zeno
Buongiorno,
ho letto questo Suo breve commento. Ne rispetto l’obbiettività e la prudenza. Ovviamente, lungi da me volerLa convincere del mio punto di vista. Vorrei però solo segnalare due cose: la prima, non è corretto definire Rol “medium”. Capisco la necessità di “semplificare”, ma Lei stesso mi dimostra che la semplificazione può portare fuori strada. Quindi, per coerenza, anche la definizione di quello che era è importante. Lui stesso ha rigettato la definizione di “medium” tutta la vita (come del resto quella di “mago” o “sensitivo”), e a ragione, fosse anche solo per il fatto di non andare in trance e non avere nulla a che vedere con spiritismo e sedute spiritiche. Non Le chiedo di definirlo “Maestro spirituale illuminato”, come io faccio (sulla base della storia comparata delle religioni), ma quantomeno di trovare altri termini, foss’anche “L’uomo dei prodigi”, ‘L’uomo dell’Impossibile”, ecc. , pur sempre meglio di “medium”, che porta appunto fuori strada. La seconda cosa, è che oltre agli illusionisti da lui incontrati, ci sono anche i due libretti su Rol scritti dall’esperto di mentalismo Aroldo Lattarulo, che credo meritino una menzione. Grazie.