Tra il XIX e il XX secolo il mondo dell’arte visuale vedeva la magia come protagonista indiscussa nei teatri d’Europa e d’America. Era il periodo che ogni prestigiatore conosce come Golden Age, gli anni di Heller, Kellar, Maskelyne, Houdini, Thurston e decine di prodigi del firmamento magico. Il celebre mago di cui ora vi parleró (che per il mondo della magia non ha bisogno di presentazioni) era un ragazzino all’epoca, e forse uno degli ultimi nati di questa meravigliosa generazione, diciamo pure uno tra i piú giovani tra i padri della magia moderna.
Cardini al secolo Richard Valentine Thomas Pitchford, nasce il 24 novembre 1895 in una piccola cittadina della Glamorganshire (Galles).
All’etá di 9 anni conobbe un baro nell’hotel in cui lavorava come inserviente. Cominció quindi a prendere confidenza proprio con le carte da gioco, strumento con cui un giorno sarebbe diventato il manipolatore per eccellenza.
Nel periodo della Grande Guerra si intossicó a causa di alcuni gas asfissianti e durante una lunga convalescenza cominció ad approfondire i suoi studi sull’arte magica. Partí cosí per Londra e trovó lavoro presso un piccolo negozio di giochi di prestigio, senza tuttavia coronare il suo sogno di esibirsi.
Non trovando quindi ingaggi decise di emigrare in Australia. Fortuna volle che durante il viaggio in nave venne notato da un agente teatrale mentre si esibiva tra la gente con un repertorio da close up. Vedendo il giovane Richard alle prese con semplici giochi di micromagia l’impresario gli fece firmare un contratto per esercitare il suo mestiere da prestigiatore in alcuni ottimi locali di Sidney. Da lí cominció ad assaporare il successo col nome di Val Raymond.
Evidentemente Richard desiderava qualcosa di piú e nel 1926 decise di cercare fortuna in America. A Chicago conobbe anche la moglie nonchè la sua partner in scena Swan Walker. Il suo talento e la sua perseveranza lo portarono a diventare un prestigiatore di grande successo. In America cambió il suo nome d’arte in Cardini. La sua carriera lo vide in seguito esibirsi anche in Europa.
L’originalitá delle sue interpretazioni magiche, dalla messa in scena alla tecnica manipolatoria fino alla sua incredibile misdirection (l’arte di portare l’attenzione su movimenti o oggetti con lo scopo di allontanare l’interlocutore da maneggi e manipolazioni critiche) fanno di lui tutt’oggi un maestro di magia le cui performance hanno un grande valore didattico. Universalmente conosciuta tra i prestigiatori di tutto il mondo è la sua “Cardini single production“, tecnica manipolatoria con la quale da una mano apparentemente vuota si possono produrre decine di carte l’una dopo l’altra.
La figura del signore inglese vestito in frack, con tanto di guanti bianchi e monocolo, completamente in balia di oggetti che quasi per dispetto appaiono e scompaiono continuamente fa di lui un personaggio unico, nonostante molti prestigiatori abbiano tentato di imitarlo. Celebre è il suo numero durante il quale il monocolo continua a cadere, sfruttando con una running gag un’ottima giustificazione per distrarre il pubblico.
Tra il 41 e il 42 fu Presidente della Society Of American Magicians, incarico che solo nomi importanti della storia magica, come Harry Houdini, ebbero l’onore di ricoprire. Nel ’66 si ritirò dalla sua carriera. Il Maestro ci lasció l’11 novembre del 1973.
Vito Maggi (Maxim) ha spesso proposto una conferenza sulla sua vita, la delegazione del Cmi Brescia lo ricorda intitolando il circolo magico col nome del celebre prestigiatore.
Chi volesse approfondire le ricerche su Cardini potrá consultare Arte Magica di Silvan edito da Rusconi 1977, M come Magia di Maxim 1994, L’Illusionismo di Massimo Polidoro edito da Sugarco Edizioni 1995, IIllusionismi di Raffaele De Ritis edito da stampa Alternativa 2004. I volumi sono consultabili nella mia biblioteca www.magoleo.com/libreria
Ciao io sto cercando notizie su valentino (valentine) vecchissimo mago veronese, dal quale avevo comperato un po di matariale, so che aveva vinto premi europei o mondiali x le grandi illusioni,
Ciao scrivimi in privato, [email protected]