Autore: Leonardo Carrassi*
Robert Heller fu precursore del periodo d’oro della magia, predecessore di Harry Kellar e del filone artistico ereditario che vide nascere le stelle del firmamento magico del teatro, fino a Thurston e Dante.
Heller fu un eccezionale illusionista, mentalista, musicista, mimo e un eccellente promotore di sè stesso. Celebri furono infatti le sue trovate pubblicitarie. Un famoso manifesto recitava:
Shakespeare wrote well
Dickens wrote Weller;
Anderson was ———-
But the Great is Heller
Al suo arrivo in una città, mandava avanti uomini che portavano grossi cartelloni, su ognuno dei quali era dipinta una lettera gigantesca. In fila formavano la frase “Go to Heller“, tuttavia capitava che in strade piú affollate gli ultimi tre uomini rimanessero indietro col risultato che potete immaginare. L’incidente avvenne spesso ma non si sa se fosse programmato volutamente.
Interpretazioni superbe al pianoforte costituivano una parte dello spettacolo molto apprezzata. Ma il suo cavallo di battaglia e ció che fece la sua fortuna fu il “Second Sight“, numero del Cavaliere Pinetti ripreso da Robert-Houdin. Fu proprio dal celebre prestigiatore francese che Robert Heller prese spunto per ricreare il numero, trasformandolo in un effetto dalle parvenze soprannaturali.
In questa performance fu sempre assistito da una donna conosciuta come Haidee Heller. In una performance a Boston (descritta da Henry Hermon nella sua opera “Hellerism”) fu consegnata una moneta a Heller. Lui la guardò e chiese alla signorina (totalmente impossibilitata di vedere) di descrivere l’oggetto: “Una moneta”, disse rapidamente. “Ecco, puoi dirmi se il nome del paese”, replicó il mago. Senza un attimo di esitazione lei rispose: “E ‘una grande moneta di rame, una moneta Africana, è di Tripoli. Le iscrizioni sono in arabo, da un lato si legge ‘Coniato a Tripoli’… dall’altra parte, ‘sultano di due terre, Sultano per eredità, e figlio di un sultano’ “. “Molto bene”, rispose Heller, “Riesci a dirne la data ora?”.”La data è 1220, anno islamico che corrisponde al 1805″.
Mr. Fred. Hunt, assistente di Robert Heller per diversi anni, riveló il complicato segreto del “second Sight” poco dopo la sua morte.
Un esempio di come funziona il numero si riporta nel bellissimo “Magic Stage Illusions, and Scientific Diversions.”, grosso tomo di fine 800.
Robert Heller (William Henry Palmer) nacque a Londra attorno al 1830 (le fonti sulla data esatta sono discordanti). Fin da bambino manifestó un meraviglioso talento per la musica, vincendo una borsa di studio alla Royal Academy of Music. William aveva solo 14 anni. La sua passione per la magia nacque davanti alle performance di Robert-Houdin a Londra tanto da prenderne in seguito il nome.
Debuttó a New York nell’Assembly Rooms nel 1852. Indossava una parrucca nera e parlava con un accento gallico, giunto alla conclusione che un mago francese negli Stati Uniti avrebbe ricevuto una accoglienza più cordiale di un artista Inglese. Il successo purtroppo non arrivó e preso probabilmente dallo sconforto decise di stabilirsi a Washington dove insegnó musica. Tuttavia l’amore per la magia lo spinse a tornare nella Grande Mela per il suo secondo debutto newyorkese. Abbandono l’accento inglese e focalizzó l’attenzione sulla presentazioni delle sue illusioni. Il successo lo spinse tra Europa, Asia e Australia. Fece ritorno negli Stati Uniti nel 1875.
Robert Heller morì il 28 novembre 1878 a Philadelfia dopo una polmonite. Nel suo testamento espresse il desiderio che fosse distrutto tutto il suo materiale magico perchè non cadesse in mano di altri. Oggi riposa nel Mount Moriah Cemetery a Yeadon, Pennsylvania.
