Autore: Leonardo Carrassi*
Nato a New Castle in Pensilvenia il 14 giugno 1874, Charles Joseph Carter fece la sua prima apparizione sul palcoscenico all’etá di dieci anni col suo spettacolo di magia “Master Charles Carter the Original Boy Magician”. Qualche anno dopo cominció a prendere la sua passione sul serio girando negli stati uniti e nel 1894 incontró colei che divenne sua moglie e partner in scena, Corrine, con la quale un anno dopo ebbe il primo Figlio, Lawrence.
Nel 1900, Charles decise di stabilirsi a Chicago e aprire l’agenzia “The National Theatrical Exchange”. In quel periodo fondó il Chicago Footlights, magazine che parlava del mondo del teatro e col quale Carter recensiva gli spettacoli dei colleghi. A causa di ció si fece nemico il Grande Lafayette che Charter considerava tutt’altro che “grande”. Nonostante la sua opinione sul famoso Sigmund Neuberger, quando il mago morí nell’incendio dell’Empire Palace Theatre, Carter si è affrettó a copiare alcuni dei suoi numeri.
Nel 1903 Carter e sua moglie Corrine ripresero a lavorare in teatro, nel frattempo Carter studiava per laurearsi in giurisprudenza, titolo che conseguí nel 1905.
Nel 1907 Charles, conosciuto come Carter the Mysterious, partì per l’Australia con diverse tonnellate di attrezzatura, assumendo nel suo show anche il manipolatore di monete Allan Shaw. Il tour mondiale lo avrebbe portato in Nuova Zelanda, India, Cina, Sri Lanka, Egitto, Italia e in molti altri paesi. Il primo tour terminó nel 1909 e dopo soli sei mesi di pausa cominció il secondo che sarebbe durato fino al 1912. Carter fece sette volte il giro del mondo.
Nonostante il primo manifesto col nome “Carter the Great” apparse nel 1905, mantenne l’aggettivo “the Mysterious” per moltissimi anni prima di cambiare definitivamente.
Flyto fu una delle sue piú celebri illusioni, e consisteva nella sparizione e nello scambio di due persone all’interno di due diversi armadi posti sul palco ad una certa distanza. The “Phantom Bride” consisteva invece nella sparizione in aria di una donna seduta su una sedia, issata a diversi metri d’altezza, e che al momento della sparizione sarebbe precipitata vuota.
Un’altra sua grande attrazione fu il famoso “Psycho l’automa“, appartenuta per anni ad Harry Kellar e copiata dal suo originale creatore John Nevil Maskelyne. Quando Howard Thurston acquistó lo spettacolo da Kellar, decidette di vendere alcuni pezzi tra cui Psycho che finí a Carter. Nel 1919 Harry Kellar riacquistó l’automa da Carter per poi cederlo ad Harry Houdini. Attualmente Psycho sopravvive nella collezione di John Gaughan. Nei suoi spettacoli Carter soleva invitare personaggi celebri, e tra i suoi “volontari” vi furono proprio il presidente William Robinson e la moglie.
Una nota storica interessante fu la prenotazione fallita su nave da crociera alla fine del suo secondo tour mondiale. Sulla nave in effetti non vi era piú spazio per caricare il suo equipaggiamento e quindi dovette rinunciarvi. Era l’aprile del 1912 e la nave era il Titanic.
Nel corso degli anni Carter aggiunse alcune delle piú grandi illusioni mai realizzate all’epoca. Tra queste anche un duplicato della levitazione di Kellar (segreto sempre depredato da Maskelyne), la Lion’s Bride (creazione di Lafayette), la donna segata in due, la sparizione dell’elefante, la “Torture Cell of Spikes”, la “Million Dollar Mystery” e molte altre meraviglie magiche.
Nel 1922 l’archeologo Howard Carter scoprì la tomba perduta di Tut. Al tempo l’interesse per l’Egittologia era elevato e la notizia si diffuse in tutto il mondo. Charles Carter decise quindi di cavalcare l’onda del fenomeno e poichè il suo nome e quello dell’archeologo erano simili Carter commissionó uno speciale manifesto egizio basato su una foto presa da Carter seduto su un cammello di fronte alla Sfinge e la Piramide di Cheope. Si trattó di una mossa di marketing brillante che contribuí ad aumentare la sua popolaritá.
Un altro esempio delle sue capacitá imprenditoriali e pubblicitarie nasce dalla storia del celebre bandito Dillinger, fuorilegge diventato eroe popolare durante la grande depressione e ucciso di fronte al Biograph Teatre di Chicago nel 1934. Carter utilizzó quindi la cabina usata per la routine “Witch, The Sailor and The Enchanted Monkey” con tanto di sbarre per mettere in scena la cella di un carcere. Nella routine Dillinger spariva dalla cella per essere sostituito da due donne e riapparire in teatro. Approfittando quindi dei titoli di giornale aggiunse tale illusione e la chiamó “Fuga dal carcere del bandito Dillinger”.
Charles Carter ebbe un primo attacco di cuore a Bombay da cui riuscí a scampare. Il secondo, nel 13 febbraio 1936, purtroppo gli fu fatale. Il grande illusionista fu sepolto nel Calvary Cemetery, Queens NY.
Si diceva che Carter avesse un patto con Harry Houdini, proprio come quello che Houdini aveva con Bess. Chi prima sarebbe morto avrebbe contattato l’altro utilizzando un codice. Ma per quanto ne sappiamo Carter non raccontó mai di aver comunicato con Houdini dopo la sua morte. (Carter morí circa 10 anni dopo).
Nel 2002 Glen David Gold ha scritto un libro sul celebre illusionista intitolato “Carter Beats the Devil“. La trama, ispirata al grande mago ma totalmente fantasiosa, prende spunto su alcuni aneddoti del mondo magico rendendo il libro molto interessante per ogni cultore di illusionismo. Tom Cruise acquistó i diritti per girare un film sulla trama del libro, tuttavia non successe nulla. Attualnente pare che “Carter Beats the Devil” abbia ottenuto un via libera da Hollywood e che Johnny Depp sia il candidato numero uno per recitare la parte del protagonista.
La trama è avvincente: il presidente degli Stati Uniti William G. Harding è seduto in platea per assistere ad uno spettacolo del mago e viene invitato sul palco per il numero che chiude lo spettacolo, una partita a carte col demonio. Tuttavia due ore piú tardi il presidente muore e gli agenti Jack Griffin ed Edmund Starling dei servizi segreti sono incaricati di indagare sulla morte di Hardling, e sull’ipotetico coinvolgimento di Carter.
La storia è incentrata sulle figure del grande prestigiatore vissuto negli anni ’20, di un vero Presidente degli Stati Uniti, del vero inventore della televisione, e di una serie di personaggi di contorno geniali ed interessanti, tra cui il famoso Harry Houdini che nel libro benedice la carriera di Carter.
Fonti:
– Carter the Great, Mike Caveney 1995
– Magic 1400s-1950s Mike Caveney, Jim Steinmeyer, Ricky Jay, Daniel Noel, Taschen 2013.
Great arclite, thank you again for writing.
Thank you!