Mind Challenge, intervista a Luca Menichelli

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Intervista a Luca Menichelli – Mentalista


A Cura di Tania Chiaravalle


Tania: Ciao Luca e grazie per averci rilasciato questa intervista. Arriviamo al dunque. Tu sei un Mentalista. Se ne sente parlare molto, complice programmi televisivi come, appunto, The Mentalist o Lie to me. Ma che cos’è di preciso un mentalista?

Luca: Dare una definizione precisa su cosa sia il mentalismo non è cosa semplice dato che in giro si trovano molte forme di pensiero che cercano di dare una definizione. Un mentalista famoso, di nome Larry Becker ci dà questa definizione “Il mentalista è colui che utilizza i cinque sensi per creare l’illusione di possederne un sesto” e dal mio punto di vista non si discosta molto dalla realtà. Più che dare una definizione univoca al mentalismo, personalmente preferisco dare la mia idea di mentalismo e cioè l’uso di tecniche psicologiche e di comunicazione usate in maniera sapiente con l’obiettivo di creare stupore.

Tania: Per tecniche di comunicazione intendi la PNL?

Luca: Personalmente non amo il termine PNL perché non fa altro che generare confusione sul che cosa sia. Intendo un  insieme di azioni, parole e atteggiamenti che mescolati insieme vanno a creare un sistema comunicativo che porta al risultato che voglio ottenere. Nei miei spettacoli la comunicazione rappresenta la quasi totalità attraverso gesti e parole ben strutturati per raggiungere il risultato che cerco. Spesso ci riesco.

Tania: Quindi non usi trucchi?

Luca: Dipende da cosa intendi per trucchi. Se intendi una serie di oggetti o manipolazioni di mani tipiche di un prestigiatore allora no, non uso trucchi. Se intendi dei sotterfugi psicologici e azioni di depistaggio o di coinvolgimento allora sì, uso dei trucchi. Un prestigiatore manipola con le mani, io manipolo con la mente. 🙂

Tania: Come si diventa mentalisti?

Luca: Bella domanda. Come in ogni cosa, non ci si improvvisa mentalisti, ve ne sono che cavalcano le mode, ma con scarsi risultati. Se si vuole fare seriamente è necessario studiare molto sia testi che trattano di mentalismo come forma di spettacolo, sia psicologia e soprattutto bisogna avere una buona predisposizione alla chiacchiera, cosa che per fortuna non mi manca essendo un noto logorroico. Dico spesso che il requisito essenziale di un mentalista è avere la faccia come il sedere :-).

Tania: Pensi di riuscire a farlo bene? Il mentalista intendo.

Luca: Una cosa è certa, mi sono impegnato, mi impegno e continuerò a farlo per raggiungere il miglior risultato se ci riesco non sta a me giudicarlo, ma al pubblico. Dai feedback rilasciati durante gli spettacoli che ho fatto sembra che ci sia riuscito.

Tania: Ti ispiri a qualcuno per i tuoi spettacoli?

Luca: Come in ogni forma d’arte ho anche io i miei giganti da cavalcare sulle spalle, anche se naturalmente cerco di essere il più autonomo e inedito possibile. Nel mio caso trovo ispirazione in Derren Brown e Francesco Tesei maestri indiscussi della comunicazione.

Tania: Mi stai incuriosendo.  Parliamo del tuo spettacolo. Cos’è “Mind Challenge”? Ce ne puoi parlare?

Luca: Mind Challenge è il frutto di due anni di ricerche nel campo della psicologia della comunicazione che, come suggerisce il nome, si incentra su una sorta di sfida mentale al nostro libero arbitrio. Sono sette esperimenti che coinvolgono il pubblico che non è semplicemente spettatore, ma parte attiva dello spettacolo.

Tania: Cioè?

Luca:  Preferisco non svelare troppo dello spettacolo per non togliere il piacere della scoperta, ma posso assicurare che si tratta di qualcosa di inedito che eseguirò per la prima volta con lo spettacolo del 13 Gennaio a Vasto, per soli trenta spettatori.

Tania: Quindi vale la pena esserci.

Luca: Beh. Questo non sta a me giudicarlo, ma spero di poter lasciare un ricordo positivo in quelli che verranno ad assistere perché su una cosa sono certo, si tratta di uno spettacolo inedito.

Tania: E per il futuro?

Luca: Il mio sogno è quello di presentare Mind Challenge in un’ampia platea teatrale, ma è un progetto a cui sto lavorando.

Tania: Lo so che non si dovrebbe dire, ma ti faccio un grosso in bocca al lupo per lo spettacolo e per i tuoi progetti futuri.

Luca:  È vero. In ambito teatrale non si augura in bocca al lupo, ma altro. Possiamo comunque evitare di dirlo. 🙂

Tania: Grazie ancora e appuntamento il 13 Gennaio a Vasto per la prima edizione di Mind Challenge, il nuovo spettacolo di Luca Menichelli, il Derren Brown di Vasto.

Luca: Beh, non esageriamo, ma grazie di tutto e ci vediamo il 13 per chi vuole assistere a qualcosa di diverso all’insegna del mentalismo.
Luca Menichelli

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