Maghi degli anni ’60, tre scienziati sconosciuti prevedono gli smartphone

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Bufala? No. Pare proprio che più di 50 anni fa, tre signori americani abbiano fatto una delle previsioni più incredibili del secolo scorso, una vera e propria profezia. Ho potuto leggere questo ritaglio di giornale datato 1962, grazie alla segnalazione del collega e amico illusionista Vincent. Inizialmente ho pensato ad un fake redatto ad opera d’arte, scritto con maestria e leggerezza, ma poi, dopo una breve verifica delle fonti, tra cui una notizia de “La Stampa” risalente al 2013, ho dovuto ricredermi. Ad oggi si sa solamente che la testata Trapani Nuova è davvero esistita e che lo stile dell’articolo è proprio quello dell’epoca, tanto nel lessico quanto nelle soluzioni tipografiche usate per evitare degli “a capo” sgradevoli e per adattare la lunghezza del testo allo spazio disponibile (tutti stratagemmi che oggi non si utilizzano più). Di altri giornali che ne parlano, per ora, nessuna traccia, né in Italia né nelle testate americane di quell’anno e ovviamente nessuna notizia sull’identità di tali scienziati. Il blog Nonleggerlo ha scovato e pubblicato un’immagine della pagina intera. Falsificarla in modo così preciso sarebbe stato troppo impegnativo e infatti il sito Plurale.net, ha infine ritrovato una scansione completa di Trapani Nuova del 26 giugno 1962 che riporta proprio il pezzo in questione in terza pagina.

L’articolo è chiaro, leggere i giornali, eseguire operazioni bancarie e guardare la tv sarebbero alcune delle cose possibili per il telefono del 2000. Un bel gran numero di magia insomma, un’incredibile chiaroveggenza per mano di scienziati che all’epoca avranno definito “pazzi”, un articolo che allora avrà suscitato reazioni di ogni tipo, tra cui, certamente, quella di scherno. Sarebbe un po’ come leggere, per noi, che tra 50 anni i nostri dispositivi potranno leggerci nella mente e che non avremo più tastiere o comandi remoti. Inverosimile giusto? Beh, un po’ ci fa pensare. Aprite la mente e lasciatevi stupire dalle “magie” del futuro e della scienza, non solo da quelle dei prestigiatori.

Ma chi sono questi scienziati americani che un po’ fanno pensare ad Orwell? Ad oggi nessuno lo sa, nessuna traccia di questi tre Nostradamus del XX secolo. Ma com’è possibile che di una profezia tanto accurata non si conoscano gli autori? Eppure l’articolo è autentico. Tecnologie aliene già conosciute allora? Segreti top secret sfuggiti per osmosi?

A voi ogni ipotesi, congettura o fantasia.


 

Previsione
Clicca qui per leggere il pdf dell’articolo

L’articolo per intero

 

Tre dirigenti dell’American Telephone and Telegraph Company, gli ingegneri J.H. Felker e C.M. Mapes e il dr. H.M. Boettinger hanno azzardato alcune previsioni sulla evoluzione della telefonia verso il 2000 nel corso di un’intervista radiofonica concessa al programma nazionale «Dimension» della C.B.S..

I tre esperti ritengono che, tanto per cominciare, i giornali del mattino saranno diffusi direttamente in «facsimile» attraverso la rete telefonica. Fatta la colazione e letto il giornale telefotografico, l’uomo d’affari deciderà magari di restare a casa per non trovarsi in qualche ingorgo del traffico, senza, tuttavia, trascurare le sue attività. Servendosi del «videofono», il cui schermo sarà molto più efficiente e più chiaro degli attuali televisori, potrà mettersi in contatto con l’ufficio o, addirittura, convocare una conferenza con i corrispondenti o i soci in differenti località.

Ma il marito non sarà l’unico a beneficiare del progresso. La moglie potrà ricorrere al servizio telefonico per evitare le faticose maratone nei negozi. Con occhi attenti seguirà sullo schermo a colori del videofono le spiegazioni dei negozianti e analizzerà la merce esposta, prima di passare l’ordinativo.

I tre esperti americani prevedono che la famiglia di domani adopererà il telefono anche per ricevere in casa programmi educativi, artistici e culturali. Apparecchi televisivi a circuito chiuso allacciati con la rete telefonica diffonderanno nelle case lezioni scolastiche , conferenze con proiezioni e visite ai musei. Potranno anche permettere la lettura degli ultimi libri senza neppure costringere l’interessato a recarsi in biblioteca per il prestito.

In viaggio al gente potrà disporre del telefono sulle autovetture, sugli aerei e in qualsiasi altro mezzo. Si potrà chiamare qualsiasi utente in qualunque parte del mondo mediante al teleselezione. Tuttavia, non occorrerà formare il numero e il prefisso corrispondente alla città sul telefono. Basterà segnalare il numero al telefono e questo tradurrà la voce in impulsi elettrici.

Le conversazioni assorbiranno solo una piccola parte del traffico sulle linee telefoniche. Si prevede che già dal 1975 il volume dei dati commerciali trasmessi per mezzo delle linee telefoniche supererà quello delle conversazioni. Sono in via di perfezionamento apparati «data-phone» in grado di trasmettere 3.000 parole al minuto, in maniera da consentire ad un cervello elettronico di rivolgersi ad un’altra macchina analoga a velocità di gran lunga superiore a quelle dell’uomo. Una di queste macchine collegate alla rete telefonica potrà leggere l’inventario di un magazzino e, fatti i debiti calcoli, chiamerà un’altra macchina del magazzino centrale per ordinare le provviste per il giorno successivo.

Nel 2000 la gente si servirà del telefono anche per le operazioni di banca, Gli assegni si scriveranno con inchiostro magnetico che potrà essere letto da apposite macchine nelle banche. Le macchine provvederanno non solo ad avallare l’assegno ma anche a registrare l’operazione sul conto individuale.

Qui il pdf di quel numero di Trapani Nuova.

L’articolo è nella terza pagina.


 

https://www.wired.it/attualita/tech/2016/03/29/profezia-1962-trapani-nuova/

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