L’illusionista italiano Conte Patrizio, taumaturgo e negromante ottocentesco

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Autore Leonardo Carrassi *

Scarsissine sono le informazioni biografiche su questo illusionista italiano. Chi in passato ha scritto di lui lo ha fatto purtroppo in modo frammentario e didascalico, inoltre le date che compongono la sua vita sono incerte e molto dibattute. L’enciclopedia Treccani  lo descrive come illusionista brillante e assai fine, citando il suo nome tra gli illusionisti italiani di maggior fama, Pinetti e Bosco. Ernesto Patrizio di Castiglione, figlio di genitori molto ricchi, nacque a Savigliano nel 1840 o 1845 col nome di Ernesto Scagnetto (o Scagnelli). Sebbene avesse potuto contare sulla ricchezza della sua famiglia, preferí lavorare ed esibirsi come prestigiatore. Fin da molto piccolo dimostró grandi attitudini magiche, tuttavia la sua famiglia non vide mai di buon occhio la prestigiazione e tentó di opporsi alle sue scelte artistiche. Fu proprio la famiglia che gli fece frequentare la Scuola di Guerra di Torino dalla quale uscí come sottotenente di artiglieria.

Fu ufficiale d’artiglieria nella campagna del ’66 e fu imprigionato a Custoza. In tale periodo si dilettó coi giochi di prestigio ottenendo un trattamento molto privilegiato. Una storia simile fu vissuta dal suo contemporaneo, piú celebre e piú anziano collega, Bartolomeo Bosco di Torino.

Quando uscí di prigione cominció ad esercitare la professione di illusionista lavorando in Italia, Svizzera, Germania, Belgio, Francia, Spagna, Brasile, Messico, Stati Uniti, Sud America e probabilmente in molti altri paesi di cui non si ha testimonianza. Si dice che amasse molto parlare durante i suoi spettacoli e che avesse una discreta conoscenza delle lingue. Da qualche articolo sulle Gazzatte piemontesi sembra fosse incline all’ironia e all’umorismo, (Raimondi parla di Taumaturgia Umoristica con la partecipazione del pubblico) oltre che agli esperimenti di negromanzia e occultismo (Il Teschio Parlante di Althotas, I Sonagli della Veritá e la Lettura del Pensiero con la moglie). Tra gli altri numeri si riporta della sparizione lampo di un fazzoletto, una serie di grandi illusioni, e probail numero della palla di cannone afferrata con le mani (comparso in un suo manifesto pubblicitario).

Il dott. Areny De Plandolit scrisse che Conte Patrizio aveva una certa predilizione per la città di Barcellona tanto che vi si stabilí non appena si ritiró dal mestiere di illusionista. Nella città catalana si esibí  al Teatro del Liceo, tutt’oggi il piú importante e prestigioso teatro d’opera di Barcellona, allora simbolo e luogo di incontro del potere, della nobiltà e della borghesia.

Vinicio Raimondi in Spettacolo Magico riporta alcune informazioni sulla sua carriera cominciando dall’amicizia col prestigiatore Zanardelli col quale prese a viaggiare per l’Italia. Dopo il successo che ottenne nel Teatro Carignano prese il nome d’arte Conte Patrizio di Castiglione e cominció a lavorare prima nella penisola e poi tra Svizzera, Germania e Belgio trovando la concorrenza di Buatier De Kolta. Nel 1875 ebbe un grande successo alle Folies Bergère con quarantasei rappresentazioni. Lasció l’Europa per il Sud America lo stesso anno. Rientró poi in Italia per poco e ripartì per la Spagna con Folletto, allora molto giovane. Successivamente tornó in Sud America e poi salí negli Stati Uniti. Hardin J. Burlingame scrive che viaggió tra messico e Stati Uniti col juggler D’Alvini.

Patrizio morí in una casa del Paseo de Gracia (secondo Areny De Plandolit) lasciando una grande fortuna. Raimondi corregge Caroly e Robelly che lo danno morto rispettivamente nel 1895 e 1896 grazie ad un preciso riferimento che smentisce entrambe le ipotesi: Sul numero 1 anno III – gennaio 1892 de L’Illusionista a pag. 10 si legge: “Lutto nell’arte: Un nostro caro amico, reduce da Barcellona, ci porta la funasta notizia che il celebre Patrizio è morto. Noi pure ci associamo a questo lutto dell’arte”.

Di conseguenza la morte di Patrizio avvenne tra il 1891 e il gennaio del 1892.

Ritratto di Conte Patrizio, collezione Privata Carrassi Leonardo
Ritratto di Conte Patrizio dal libro Las Maravillas de la Magia moderna, Areny de Plandolit, collezione Privata Carrassi Leonardo
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Locandina dell’epoca

Leggi anche:

  • Las Maravillas de la Magia Moderna, Areny De Plandolit
  • The History of Conjuring and Magic, Henry Ridgely Evans (1928)
  • Spettacolo Magico, Vinicio Raimondi, La Porta Magica, 2000
  • Around the world with a magician and a juggler, Hardin J. Burlingame (1891)
  • “The Count Patrizio in Mexico in 1877”, Enrique Jimenez Martinez, Journal of Magic History Vol. 02, August, 1980
  • Count Ernest Patrizio and his Magic Wonders, Milbourne Christopher, Sphinx, Vol. 49, No. 1, March 1950.
  •  “The Count Patrizio in Mexico in 1877”, Enrique Jimenez Martinez, Journal of Magic History Vol. 02, August, 1980.
  • Die Zauberwelt, Vol. 7, No. 5, Mai 1901, Patrizio.
  • The Sphinx, Vol. 20, No. 4, June 1921, Two Clever Conjurers – Patrizio And Cazaneuve, Henry R. Evan.
  • The Linking Ring, Vol. 11, No. 7, September 1931, Ernesto Patrizio, Henry Ridgely Evans.
  • The New Tops, Vol. 33, No. 11, November 1993, MEN OF MAGIC, by Robert Olson, Count Ernest Patrizio.
  • Bio-bibliographisches Lexikon der Zauberkünstler Edition Volker Huber, April 2002, Patrizio di Castiglione, Ernesto ital.. Zauberkünstler (*1845 Savigliana, Italien.

 

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