In veste di titolare di un blog dedicato al mondo della magia credo di portare fin troppo ritardo nel postare la recensione de “La Magia della Vita“, uscito a marzo di quest’anno ed edito da Mondadori, la casa editrice con cui il Maestro ha pubblicato alcuni dei suoi capolavori. Silvan ha deciso di condividere con noi tutto il suo passato, fatto di anedoti, segreti ed esperienze inedite, storie di vita che probabilmente ha condiviso in parte con gli amici, ma che raccolte in un volume di quasi trecento pagine acquistano un grande valore biografico. Nel libro ci stupisce una memoria da elefante, una minuziosa descrizione degli eventi passati fatta di luoghi incontri, nomi e cognomi, come se tutto ció fosse avvenuto ieri. E per quanto l’immagine fresca e giovanile del Maestro ci confonda, Silvan ha i suoi anni e li porta bene non solo fisicamente, ma con una attitudine alla cultura e una memoria magica che ha dell’incredibile. Nel volume infatti sono raccolte decine di eventi significativi rendendo partecipi non solo i personaggi importanti che l’hanno accompagnato nella scalata verso il successo, ma anche i figuranti piú comuni. La Magia Della Vita mi ha fatto pensare a un film, con tanto di protagonisti e comparse a cui vengono riconosciuti anche i ruoli piú piccoli. Le vicende sono raccolte in ordine cronologico, e spesso vengono intercalati con maestria alcuni flashback che rendono la lettura dinamica grazie ai salti temporali. Ma credo che la difficoltá maggiore dell’autore sia stata nella scelta degli episodi significativi, è probabile infatti che senza alcun taglio nella carriera del nostro Mago, un volume di trecento pagine non sarebbe bastato.
La Magia Della Vita descrive con tenerezza i suoi amori di sempre: Venezia con le sue calle e i suoi canali dove il piccolo Aldo nuotava, gli amici di infanzia, due genitori orgogliosi, l’ipnotista Otello Ghigi, il suo amico e maestro Channing, sua moglie Irene, le notti parigine e i figli.
Dal libro si evince non solo il talento artistico che tutti conosciamo, ma l’attitudine alle pubbliche relazioni, ció che oggi definiremmo un network fatto di incontri, viaggi ed interesse verso le persone, di collaborazioni e di apprendimento ovunque si possa cogliere le possibilitá di crescita che la vita ci offre. Silvan inoltre ci dimostra l’importanza di rimettersi in discussione se la vita lo richiede, di ricercare il successo ovunque e non sedersi mai. Anche a voi potrebbe capitare di abbandonare Parigi per amore, l’importante è che sappiate ricominciare con determinazione. Chissá che “chiusa una porta si aprá un portone”.
Personalnente non credo ai treni della fortuna, ma a persone che non aspettano in stazione.
https://youtu.be/hWEnofZKJps