Joseph Buatier De Kolta

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Tra la dinastia Hermann e il grande Dante decine di illusionisti lasciarono un segno indelebile nella storia della magia. Il merito di Joseph Buatier De Kolta fu quello di aver messo a disposizione di intere generazioni il suo intuito e la sua creativitá. Le intramontabili invenzioni di De Kolta segnano in modo indelebile la storia dell’illusionismo e alcune di esse arrivano a noi piú attuali che mai. Fu lui l’inventore dell’omonima sedia sulla quale spariva una ragazza coperta da un telo, inventó la moltiplicazione delle palline, la produzione dei fiori a molla, la sparizione della gabbia dalle mani, la lavagna fantasma, le carte che rimpiccioliscono, la spada attraverso il corpo, la cascata di carte e molti altri numeri tutt’ora eseguiti dai prestigiatori di tutto il mondo.

De Kolta Nacque a Caluire-et-Cuire il 18 novembre 1847 col nome di Joseph Buatier. La sua prima passione fu il disegno tanto da desiderare un futuro da pittore. Il padre, un importante commerciante di seta, lo mandó in un collegio gesuita dove conobbe la magia per merito di un illusionista di cui non si conosce il nome. Fu cosí che il giovane Joseph cominció a dedicare alla magia tutto sè stesso, dimenticando persino l’interesse per la pittura.

Fu un tale Julius Vidos De Kolta, un giovane ungherese di ottima famiglia a convincere Joseph a diventare un prestigiatore professionista e a mettersi in società con lui. Nel 1865 Julius e Joseph misero cosí insieme un duo che chiamarono Buatier De Kolta, del quale Julius curó l’organizzazione, la pubblicitá magica e l’assistenza in scena. Il duo ebbe grandi soddisfazioni ma si sciolse qualche anno dopo poichè Julius volle tornare in Ungheria. Joseph decise di mantenere il nome di Buatier De Kolta e continuó ad esibirsi ottenendo sempre grande successo.

De Kolta si esibí in Germania, Ungheria, Inghilterra e America. Di suo aveva certamente l’originalitá, quel dono che lo distingueva da molti illusionisti. I suoi numeri erano per la maggiorparte di sua creazione, di grande effetto e molto ermetici. Probabilmente la sua illusione piú celebre fu  “Vanishing Girl” numero oggi conosciuto come De Kolta Chair. Il corrispondente francese del Daily Telegraph di Londra riportó il 29 aprile 1886: “Nel pavimento non vi era sicuramente una botola, la sedia era una comune sedia, e il numero fu eseguito sotto luci piene […] il trucco fu talmente rapido che nessun presente vide come la ragazza riuscí a scappare”. Tra i suoi piú spettacolari numeri vi erano la sparizione del mago su una scala (il mago raggiungeva la cima di una scala alta circa sette metri e si smaterializzava in un attimo) e il suo Expanding die, un dato di piccole dimensioni tirato fuori da una borsa di pelle che cresceva a vista d’occhio e da cui nel finale appariva la moglie.

Buatier De Kolta morí di febbre gialla il 7 ottobre 1903. Si vociferó che il mago prima di morire ordinó di distruggere tutta la sua attrezzatura e che il dado venne quindi perduto. I fatti tuttavia ci offrono un epilogo differente: il dado fu venduto a Mrs Golston che lo esegui per diversi anni. Più tardi lo vendette a Houdini il quale lo cedette al fratello Hardeen. Edgar Pelking lo acquistó da Hardin e attualmente risiede nella Christopher collection.

Il celebre Expanding Die di De Kolta
Il celebre Expanding Die di De Kolta

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