Dedi di Djed-Sneferu e il papiro di Westcar

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Felice di Ospitare il mio giovanissimo Allievo Andrea Rizzolini con un suo piccolo contributo storico sulla magia nell’antico Egitto. Buona lettura a tutti i prestigiatori e gli appassionati che seguono il blog.
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Dedi di Djed-Sneferu

La prima fonte scritta riguardante un mago è stata trovata in papiro egiziano ora conservato nel Neues Museum di Berlino e descrive un gioco di prestigio svolto davanti al faraone Cheope (vissuto tra il 2620-2597 a. C.) da parte del mago Dedi di Djed-Sneferu.
L’unica testimonianza riguardante questo prestigiatore è nel IV capitolo del papiro di Westcar rinvenuto nel 1839 e nonostante ciò non vi è nessuna prova storica della sua esistenza.
Ciò non toglie che sia una figura molto importante sia dal punto di vista illusionistico che archeologico, infatti i giochi di prestigio da lui presentati saranno poi connessi alla percezione culturale della personalità del re Khufu (faraone egiziano che regnò nella prima metà dell’Antico Regno fino al 26° Secolo a.C.).
Secondo il papiro fu il principe  Djedefhor a portare in primo piano la figura di Dedi di Djed-Sneferu.
Egli viene descritto come un uomo di 110 anni che, secondo la leggenda, era solito mangiare più di 500 pagnotte di pane al giorno, in aggiunta ad una spalla di manzo e a 100 barattoli di birra.
Questa figura attira l’attenzione del faraone Cheope che incarica suo figlio Djedefhor di andarlo a cercare.
Djedefhor portò Dedi a palazzo e Cheope chiese all’uomo se fosse veramente capace di ricucire una testa mozzata.
Il mago annuì e di conseguenza il faraone ordinò di far portare un prigioniero che era stato condannato a morte in modo da mettere alla prova i “poteri” del mago, ma Dedi lo implorò di non uccidere un uomo per una così futile causa.
Allora, per dimostrare di non aver mentito riguardo alle sua abilità, egli prese un oca, gli tagliò la testa e la separò dal corpo ponendola nella parte opposta della stanza e, dopo aver pronunciato una formula magica, la testa incominciò a schiamazzare e il corpo a muoversi.
La stessa procedura fu ripetuta con un uccello acquatico di razza sconosciuta e con un toro, sempre con successo.
Gli egittologi, come Adolf Erman e Kurt Sethe pensavano che il contenuto del papiro fosse mero folklore d’altra parte egittologi moderni come Verena Lepper e Miriam Lichtheim negano questa tesi, essi infatti sottolineano che in più scritti egiziani antichi vengono narrate le gesta di prestigiatori e “maghi” di vario genere che hanno eseguito trucchi magici molto simili dando un fondo di verità alla storia di Dedi di Djed-Snefer.
Lo stesso effetto fu ripreso negli anni 80’ dall’illusionista americano David Copperfield che per primo nel suo speciale telesivio “The Magic of David Copperfield X: The Bermuda Triangle” trasmesso il 12 marzo del 1988 presentò questa illusione staccando la testa di una gallina e di un’oca dal loro collo, scambiando in seguito le parti del corpo dei due animali.

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