Autore: Leonardo Carrassi*
Giovanni Battista Belzoni fu un personaggio a dir poco eclettico, descritto nei libri di storia come avventuriero e artefice delle spedizioni che lo portarono a scoprire diversi siti archeologici tra cui la tomba di Seti I nella Valle Dei Re. Wikipedia non cita che un paio di riferimenti dedicati alla sua carriera nello spettacolo, e solo in qualitá di uomo forzuto. Nulla invece documenta la sua attivitá magica che in realtá intraprese fino ai 37 anni.
Ma chi era Giovanni Battista Belzoni? Se per una persona normale una vita è malapena sufficiente per imparare al meglio un mestiere, Belzoni visse certamente piú vite in soli quarantacinque anni di esistenza: quella dell’illusionista, del monaco, dell’ingeniere idraulico, dell’esploratore, dell’avventuriero, dell’egittologo, fu un archeologo, un attore…
Nacque a Padova col nome di Giovanni Battista Bolzon nel 1778, e dopo aver lavorato nella bottega del padre barbiere, a 16 anni si trasferí a Roma per intraprendere studi di meccanica e idraulica. Affascinato dalle rovine della cittá eterna si appassionó all’archeologia e per un periodo, probabilmente a causa di una delusione d’amore, intraprese la vita monastica. Per evitare di arruolarsi tra le truppe napoleoniche cominció a girare l’Europa, prima a Parigi dove approfondí le sue conoscienze di idraulica, poi in Olanda e in Inghilterra dove rimase per nove anni ottenendo la cittadinanza e sposando Sarah Banne. Fu a Londra nel 1803 che conobbe un illusionista di nome Gyngell durante la celebre Bartolomew Fair. La prestanza fisica di Giovanni Battista – si dice fosse alto due metri e molto forte – spinse il prestigiatore a farlo entrare nella sua compagnia col nome “Giovane Ercole” e piú tardi al Sadler’s Wells Theatre come “Sansone Patagonico”. Il suo cavallo di battaglia consisteva nel sostenere sulle spalle una piramide formata da dieci persone, e camminando con essa per il palco. Portó successivamente la sua performance in giro per l’inghilterra assieme ad un sistema idraulico di sua invenzione che creava una particolare coreografia di fontane.
Merito e intraprendenza lo portarono a frequentare personaggi influenti fino ad essere investito dell’alto grado di Cavaliere Templare in una loggia massonica inglese. Nel 1812 portó lo spettacolo in Irlanda dove riscosse un discreto successo. La locandina pubblicitaria del Patrick Street Theatre in Cork annunciava: “A man’s Head Cut Off”, nonchè il celebre numero del taglio della testa. Si esibí sino al 1815 ed in seguito intraprese l’attivitá di egittologo. In realtá capitó in Egitto per vendere una delle sue invenzioni idrauliche al Califfo Mohammed Alì, tuttavia il suo intento non ebbe l’epilogo aspettato e dovette rimanere in Egitto cercando di sopravvivere in qualche modo. Trasportó un’enorme statua di Ramsete II sino alle sponde del Nilo (pare fu un’impresa di tutto rispetto), ed in seguito arrivó nel tempio di Abu Simbel con lo spirito di avventuriero che caratterizzó tutta la sua esistenza. Ma qui la sua vita cambió poichè nella Piramide di Chefren scoperse la giá citata tomba di Seti I.
Tornó a Londra nel 1820 e pubblicó “Viaggio in Egitto e in Nubia”. Un anno dopo mise in piedi una mostra sull’antico Egitto nell’Egyptian Hall di Piccadilly, il futuro templio della Golden Age europea, luogo per antononasia della magia che decine di anni piú tardi fu teatro dei piú importanti illusionisti del mondo.
Belzoni morí durante una spedizione in Africa nel 1823 dopo essere stato protagonista di grandi avventure in Europa, nel pieno della sua maturitá e dei suoi desideri di conquista.
Fonti:
– Panorama of Magic M. Christopher, Dover 1962
– Catalogo della mostra Ovidio Scolari, biblioteca Braidense
– Spettacolo Magico, V. Raimondi, La Porta Magica 2000
– viaggio in Egitto e in Nubia, G.B. Belzoni 1820
Per tutti gli appassionati di Storia della Magia molti mie articoli su prestigiazione e illusionismo sono pubblicati sul sito www.prestigiazione.it
Nel feverero e nel marzo del 1814 Giovanni Belzoni salì in un palloncino d’aria calda all’interno del teatro di S. Carlos (Lisbona) e rilasciò piccoli fuochi d’artificio. Al Teatro dos Conde (Lisbona) ha presentato la fisica ricreativa, idraulica, matematica e magica,
(*) Voleva scrivere febbraio e marzo 1814
riscontrate molte inesattezze sulla vita del padovano Giovanni Battista Belzoni. Questa non è storia, ma quasi una mistificazione…