Autore: Leonardo Carrassi*
“Fassman” fu il nome d’arte di Jose Mir Rocafort, uno dei più celebri ipnotizzatori che operó tra Spagna e America Latina nel XX secolo. Fu un illusionista e mentalista, parapsicologo, ipnotizzatore e studioso di telepatia, attività che sviluppó sia nello spettacolo, che nella didattica e nella psicoterapia.
Nacque a Sort, (Lleida) paesino dei Pirenei, il 30 aprile 1909, settimo figlio di una famiglia di commercianti.
Inizió fin da bambino a ipnotizzare piccoli uccelli e le sue strane attitudini fecero pensare nella cittadina che il giovanotto fosse posseduto.
Col passare degli anni cercó di dare una spiegazione alle sue capacitá, e cominció ad approfondire i temi dell’ipnosi e del magnetismo, documentandosi su testi francesi. A diciannove anni divenne illusionista per esibirsi negli anni 40 in Sud America.
Nel 1940, riempí il leggendario Teatro Odeon di Buenos Aires, dove incontró grandi personaggi esiliati dalla Spagna tra cui il poeta Rafael Alberti. Ma la figura più influente di quegli anni fu senza dubbio il medico e psichiatra Orlando Canavesio, personaggio di spessore nel Ministero della Salute sotto la prima presidenza di Peron, col quale l’illusionista condusse esperimenti molto innovativi.
Fassman portó al massimo la sua conoscienza sull’ipnosi, non solo nelle vesti di intrattenitore e illusionista, ma anche come psicoterapeuta, e utilizzó le stesse conoscienze per istruire medici e psicologi che applicarono i suoi metodi con obiettivi terapeutici.
Nonostante i dubbi della comunitá scientifica, ottenne comunque credibilitá, a tal punto che fu chiamato per esercitare la sua influenza sulla malattia terminale di Eva Peron.
Nella Spagna bigotta dell’epoca l’attivitá di Fassman non era certo ben vista, e la chiesa considerava la parapsicologia e perfino l’ipnosi, fenomeni diabolici (ebbene sí, stiamo parlando del XX secolo!), tanto che dovette sopportare accuse che lo relazionavano a poteri infernali. Dall’altra parte alcuni medici che iniziavano a utilizzare discretamente l’ipnosi come terapia lo accusarono di intrusione in campo medico, e i suoi colleghi illusionisti, invidiosi per le capacitá e il successo di Fassman lo additarono come ciarlatano.
Tuttavia la sua fama di ipnoterapeuta superó ben presto quella che aveva come ipnotizzatore da spettacolo nonostante i grandi successi sul palco.
Nei primi anni ’60, Fassman ottenne il titolo di psicologo presso una università di Miami, e lasciando l’attivitá artistica, dedicó gli ultimi 30 anni della sua vita all’insegnamento. Durante questo periodo, diede numerosi corsi in Spagna e America Latina.
Fassman sviluppó argomenti che oggi sono fondamentali per le moderne neuroscienze, insistendo sull’indivisibilitá di fisico e psiche nel trattamento delle patologie, e sul potere della mente sul corpo. Promosse un processo creativo per la soluzione dei problemi, e il controllo dello stress con l’autoipnosi per raggiungere una vita soddisfacente. Utilizzó i suoi corsi e le sue risorse per insegnare ai suoi studenti ad essere persone migliori, sentirsi appagati ed avere successo, con processi creativi alla base delle moderne tecniche di ipnoterapia.
Nei primi anni ’70 un gruppo di imprenditori e produttori americani proposero a Fassman di trasformare la sua figura in un fenomeno internazionale. L’obliettivo era montare la sua immagine gonfiandola a quella di mentalista dai poteri paranormali. Fassman rifiutó l’offerta che poco dopo fu girata ad Uri Geller. Il resto è storia.
Creó a Barcellona l’Istituto Fassman per insegnare la sua “Dinámica Mental“, formando ricercatori e parapsicologi che divennero in seguito personaggi rinomati. Oltre ai suoi corsi di dinamica mentale, la cui legittimità non poteva essere messa in discussione, Fassman inizió ad offrire corsi di ipnosi per i medici, i quali lodarono le qualitá del docente contribuendo ad accrescere la sua credibilitá anche in campo terapeutico.
Nel 1980, l’Istituto Fassman, in collaborazione con il Comune di Sort, organizzó il primo convegno nazionale sui fenomeni della mente con la partecipazione di diversi medici e molti ex allievi. Il simposio si chiuse con un omaggio al professor Fassman, nominato illustre figlio della cittá di Sort. Il suo nome fu dato ad una via e alla casa dove nacque.
José Mir Rocafort lavoró fino a quando una malattia lo costrinse al ritiro pochi mesi prima della morte avvenuta il 22 giugno del 1991, all’etá di ottantatré anni. La figlia Maria Mir, in occasione del centenario della nascita, nel 2009 pubblicó “Fassman, la biografía. El poder de la voluntad“.
Per saperne di piú:
María Mir (2009) Fassman, la biografía. El poder de la voluntad. Sort, TRIAGO Ediciones.