Samri Baldwin, the White Mahatma

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Che Houdini fosse il “Re delle manette” e che molti contemporanei attingessero dal suo repertorio è un dato di fatto, come è vero tuttavia che la prima evasione dalle manette che la storia ricordi, non fu la sua. Il padre di questo numero fu probabilmente Samuel Spencer Baldwin, più conosciuto con il nome Samri Baldwin o meglio con l’appellativo di “The White Mahatma”. Non si è certi in effetti della paternità, ma senza dubbio Baldwin evase dalle manette molto prima del grande mago ungherese. Questo avvenne nel 1871, quando Houdini aveva tre anni.
Samuel nacque il 21 gennaio 1848 a Cincinbati, in Ohio. Influenzato dalla corrente spiritistica che caratterizzò la seconda metà dell’800, e folgorato dai Fratelli Davemport, cominciò ad interessarsi alla magia fin da ragazzo. Si arruolò nell’esercito americano a tredici anni, combattendo durante la guerra civile, nell’83° reggimento di fanteria. Al suo ritorno cambiò il nome da Spencer a Samri con l’intento di far prendere il volo alla sua carriera. Cominciò quindi coi numeri di illusionismo, ma l’imprinting delle sorelle Fox e dei medium lo portarono ad interessarsi maggiormente ai fenomeni psichici e medianici, nonchè al mentalismo. Iniziò quindi a replicare esperimenti paranormali affermando di aver imparato tali pratiche in India. La sua fonte di ispirazione furono tuttavia medium fraudolenti e in particolare la sensitiva e mentalista Anna Eva Fay.
Mise in scena la cabina spiritica dei Davemport e per primo il numero “Answer and Question”, durante cui il mentalista/medium, dà risposte agli spettatori attraverso domande scritte e sigillate dentro buste, o poste in ampolle e contenitori non accessibili alla lettura. Molte delle sue tecniche sono in uso ancora oggi. Con le due mogli Clara e Kitty mise in piedi numeri di mentalismo in coppia, presentandoli come ipnosi e capacità extrasensoriali, utlizzando tecniche di “billet reading” e codici verbali. La signora Baldwin usava entrare ad esempio in uno stato di trance chiamato dal mago “Rosicrucian somnomency“, stato nel quale trovava la capacità di rispondere a qualsiasi domanda in modo corretto.

Nonostante Baldwin mai si dichiarò un medium, tra la gente guadagnò la fama di sensitivo. Questo lo portò ad essere al centro di critiche e attacchi, nonostante i suoi esperimenti non fossero mai sconfinati in pratiche fraudolente.

Nei primi anni venti Baldwin collaborò con Thurston, ma pare che non andassero daccordo, tanto che un baule ricco di tesori destinato inizialmente ad essere un suo dono per Thurston, non gli fu mai consegnato. Nel baule vi erano regali ricevuti nel mondo da personaggi importanti incontrati durante la carriera, tra cui l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e il Presidente Ulysses Simpson Grant.
Baldwin ci lascia due opere importanti: Spirit Mediums Exposed, uscito nel 1879, e The Secrets of Mahatma Land Explained, by Baldwin, Samri S. (The White Mahatma) del 1895.
Baldwin morì il 10 marzo 1924 a San Francisco e fu sepolto nel San Francisco National Cemetery (Plot A, sezione 655).
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