Intanto ho preparato per voi una serie di domande a Raf, con risposte molto coincise… un mentalista parla poco.
A presto!
Intervista a Raffaele Scircoli
L. Sulla strada verso il vero potere extrasensoriale, fino dove può arrivare un mentalista? Dopo anni di mestiere, è possibile sviluppare una certa sensibilità reale?
R: Difficile rispondere a questa domanda, certe cose è difficile analizzarle con un criterio scientifico, diciamo solo che alcune coincidenze o intuizioni a volte sembrano andare oltre l’ordinaria casualità.
L. Sarà certamente capitato qualcuno che ti domandi se possiedi reali poteri. Cosa rispondi normalmente?
R: Certo, mi capita spesso, la risposta che do comunemente è che non ho mai conosciuto nessuno che abbia poteri… almeno finora! Poi loro daranno una loro personale interpretazione a ciò che hanno visto.
L. Esiste un’importante differenza tra divertire il pubblico con il mentalismo e scioccarlo. Cosa rende un numero davvero scioccante?
R: La totale assenza di un ragionamento logico che possa dare una spiegazione ai fatti accaduti.
L. Qual è il tuo ideale di mentalista? Wolf Messing, Max Maven, Derren Brown?
R: Il mio ideale di mentalista è Gustavo Rol, anche se più che un mentalista era un sensitivo, però spesso queste due discipline tendono a mescolarsi…
L. Guardandoti un po’ indietro c’è qualcuno che ti ha ispirato o motivato anche inconsapevolmente? Quante persone e chi ringrazieresti per gli ottimi risultati lavorativi ottenuti?
R: Il primo che mi ha fatto incuriosire a questo ambiente è stato un sensitivo di Cassino che mi ha insegnato a leggere i tarocchi… da lì è iniziato il mio percorso.