Ciao a tutti, continua la serie di interviste a personaggi di spicco della magia italiana. Ho il piacere oggi di fare due chiacchiere con Walter Maffei, prestigiatore che non ha bisogno di presentazioni e veterano della magia italiana. Buona lettura.
L: Ciao Walter, parto a freddo con una domanda molto attuale, viste le tante discussioni sui nuovi mezzi di comunicazione.
Il progresso è inesorabile ma alcune iniziative non sempre condivisibili arrivano a molti professionisti o appassionati come una doccia fredda. Artisticamente parlando ti senti più progressista o un conservatore?
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W: Ciao, è un piacere far quattro chiacchere; tra l’altro ci siamo conosciuti grazie al web quindi è come se ti avessi già risposto a questa prima domanda. In effetti sono sempre stato un progressista, poichè è inevitabile che i tempi cambino e i metodi di comunicazione pure; è una cosa che ho intuito già giovanissimo e se oggi sono “conosciuto” lo devo proprio al progresso, che mi ha permesso con internet ed i suoi surrogati di far vedere il mio lavoro attuale ed il mio passato. Tra l’altro buona fetta del mio lavoro giunge da internet, in particolare da Facebook, dove posso sia far sapere dove lavoro sia recensire tutto. Ricordo personaggi del mondo magico che prima dell’esplosione di internet vantavano di fare serate a destra e a manca, per quel vip o per quell’industriale o per chicchessia; beh, mi chiedo dove siano finiti tutti questi fenomeni.
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L: Oggi è tutto molto veloce, le distanze si sono accorciate e la comunicazione viaggia in tempo reale. Un’infinità di idee magiche, giochi e download sono a portata di ogni mago o appassionato. Tra ieri ed oggi cosa è cambiato veramente? Avendo a disposizione di più, si impara davvero di più?
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W: Oggi il web ha creato nuovi modi di rendere fruibile a tutti la magia, nonché nuovi personaggi che han conquistato le nuove generazioni; ciò che non cambia è lo svelamento di trucchi, che da sempre avviene in diverse maniere e in base al momento storico, ma l’artista dotato di forte personalità, creatività e talento comunicativo potrà sempre dormire sonni tranquilli.
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L: Osservandoti sul palco penso di non sbagliare affermando che Walter predilige i grandi classici della magia.
Cosa possiede un classico magico che un ritrovato moderno non ha?
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W: Sicuramente una nuova tecnica o un nuovo trucco non hanno storia..ma a loro volta diventeranno un classico fra qualche decennio; quando i maghi del futuro racconteranno la cultura della magia si arriverà al momento storico denominato “magia 3.0”, ovvero ciò che stiamo vivendo dall’inizio del nuovo millennio. In effetti prediligo i classici, poiché mi permettono di narrare storie, vicende e aneddoti storici legati alla magia, insomma, di fare cultura.
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L: Magia e comicità, un binomio che hai portato per anni ovunque tra eventi e congressi, fino all’ultimo Europeo di Blackpool. Ospite o concorrente il pubblico ti conosce, conosce il tuo personaggio, e partecipa divertito ogni qual volta lo incalzi con un tormentone. Rispetto a molti veterani hai un personaggio ben definito e dai caratteri inconfondibili. Potresti mai staccarti da quel personaggio eccentrico (che funziona), appendere il boa al chiodo, e creare un nuovo Walter Maffei?
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W: Il mio numero “Ambiance” è nato per caso, poiché non sono un mago comico, è quel numero in particolare ad essere comico; stavo cominciando a pensare che un giorno potesse “implodere”, dopo questi ultimi anni di successi in cui l’ho portato ovunque, in congressi, festival, eventi e televisione. Ma proprio a Blackpool Fism Europe 2017 ho capito che forse non morirà mai, perchè posso ancora sfruttarlo in diversi modi ma mantenendo sempre quel mio inconfondibile “marchio di fabbrica”; infatti mi son presentato al concorso facendolo per la prima volta in lingua inglese, col rischio di snaturare il personaggio, cosa che non è avvenuta, e sono uscito di scena tra l’ovazione dei tremila maghi dell’Opera House Theatre. Quindi non posso dire che ci sarà un nuovo Maffei, poiché c’è già ed è attivo da anni, solo che pochi maghi han visto il mio spettacolo intero, in cui “ambiance” è solo un 20% dello spettacolo; è eccitante sapere che moltissime persone mi conoscono da anni ma non mi conoscono veramente e ciò sarà per loro una sorpresa quando assisteranno al mio spettacolo.
