Dopo Discovery of Witchcraft, testo che nel 1584 svelò diversi giochi di prestigio per difendere dal rogo coloro i quali venivano accusati di stregoneria, vorrei parlarvi di un argomento che alcuni storici chiamano “leggenda nera dell’Inquisizione“, una teoria che si definisce “revisionista” (personalmente userei più il termine negazionista) che deriva dagli studi di Henry Kamen ed Edward Peters, fautori di una tesi per la quale la verità sulla santa inquisizione sarebbero stati manipolati da una propaganda protestante, anglicana e illuminista, che avrebbe attaccato la chiesa con accuse infamanti. Il tribunale dell’inquisizione sarebbe quindi, secondo questa corrente di pensiero minoritaria, tutt’altro che spietato, ma “mite e garantista”, per utilizzare termini che mi è capitato leggere spulciando articoli sull’argomento. In sostanza quindi, secondo quanto tali personaggi dichiarano, i fatti come ci sono pervenuti fin’ora dagli storici, sono accuse infondate di correnti anticattoliche.
Ma come si sono posti tali “revisionisti” dinanzi a testi di denuncia tra cui The Discovery of Witchcraft (1584) e Cautio Criminalis (1631) che trattava della tragedia del sistema con cui le streghe venivano orribilmente giustiziate. Che dire invece dei manuali di demonologia che i giudici utilizzavano come guida nei processi di stregoneria, tra cui De la Demonomanie des sorcieres o volumi come il Malleus Maleficarum?
Non la farò lunga, è arrivato quindi il momento di farvi leggere questo articolo de “La famiglia cattolica”. Traete voi le vostre conclusioni dopo aver visitato la seguente pagina: https://famigliacattolica.blogspot.it/2013/09/le-calunnie-sulla-santa-inquisizione.html?m=1
(Riportare il link senza collegamento non è una dimenticanza, chi è interessato alla lettura copincolli il link sul browser)
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