Autore: Leonardo Carrassi*
Ficcanasando qua e lá tra libri e siti web in preda alle mie ricerche magiche, mi sono spesso imbattuto in alcune particolari locandine di fine ottocento. L’artista in questione era un certo “Trewey” vissuto in piena Golden Age e spesso citato per essere stato un grande creatore di ombre cinesi e uno dei pionieri del cinema. Mi pare di capire che non avesse la fama mondiale dei grandi maghi dell’epoca, tuttavia sembra essere stato un artista coi fiocchi, fantasioso ed eclettico come pochi. Nato ad Angoulêmein (Francia) il 23 maggio 1848, Félicien-François Trevey (piú tardi cambió in Félicien Trewey) fu illusionista, mimo, attore comico e di Vaudeville, funambolo, equilibrista, ballerino, musicista, chapeaugraphist e artista d’ombre cinesi. Fu un grande lanciatore di carte, i suoi lanci coprivano davvero grandi distanze. Suonava strumenti di sua invenzione ed era abile a scrivere qualunque parola detta all’improvviso al contrario. Trewey si Esibí in molte occasioni per Re Edoardo VII, l’imperatore d’Austria, e il barone Rothschild, che spesso lo chiamavano per spettacoli privati.
Recitó in diversi film diretti dall’amico Louis Lumière, tra cui Chapeaux a Transformations (1895), La Photographe (1895), Partie de cartes.(1895), Danseuses des rues (1896).
Il padre aveva per lui progetti ambiziosi tuttavia il ragazzo s’innamoró della magia giá all’etá di sette anni. Fu un prestigiatore in un circo di Marsiglia a schiarirgli subito le idee sul futuro. Il suo primo pubblico fu la combricola dei suoi compagni di classe, davanti ai quali si esibiva coi primi numeri di giocoleria e prestigiazione. Utilizzó un giorno la finestra del padre per mettere in scena “Punch and Judy” con tanto di sipario. All’etá di dieci anni fu mandato in seminario dal padre con la speranza che abbandonasse i giochi di prestigio, ma nulla lo distolse dall’idea di continuare.
Dopo tre anni di seminario i suoi genitori andarono a Marsiglia per una breve vacanza e qui decisero di stabilirsi. Felicien inizió a lavorare in fabbrica e questo gli permise di avere la libertá per tornare a vedere i suoi idoli del circo.
A Quindici anni decise di esibirsi pubblicamente e in quel periodo cominció a viaggiare con un acrobata professionista non molto piú anziano di lui. Cominciarono a ottenere piccoli successi tuttavia a volte si trovavano stanchi ed affamati poichè il loro lavoro non pagava abbastanza. Finita l’avventura col suo compagno di viaggio, dopo un anno cominció a crescere artisticamente in un music-hall di Marsiglia guadagnando dieci centesimi al giorno. Molto spesso il pubblico entusiasta tirava monete sul palco, tanto che Trewey cominció a risparmiare del denaro per comprarsi due nuovi abiti da scena. Il successo arrivó davvero grazie all’Alcazar, il locale piú in voga di Marsiglia e successivamente divenne l’attrazione piú ambita nelle piú importanti cittá del sud della Francia. Dopo circa quattro anni tornó all’arte di strada itinerante, titolare di una carovana che portava in giro uno spettacolo di varietá in cui recitó diverse parti, tra cui Pierrot e Cassandre, Pantalone, e ruoli clowneschi. Il suo divenne subito uno stile riconoscito, identificato con la parola “Treweyismo“. Il suo aspetto da “clown de Salon” consisteva in un costume nero attillato, una faccia truccata col gesso, e una parrucca bianca. Non appena gli fu offerta una performance al Concerto “Des Ambassadeurs” a Parigi la sua immagine decolló tanto da non rimanere piú senza serate. In seguito viaggió in Austria, Belgio, Spagna, Russia, Germania e Inghilterra. In Spagna il suo successo fu tale che alcune scatole di fiammiferi venivano vendute col suo ritratto che in seguito fece il giro d’Europa e America.
Erano gli anni del cinematografo e il successo fu tale che inizió a fare il giro d’Europa. Dopo la prima proiezione londinese del 20 febbraio 1896 al Royal Polytechnic Insitute, il cinematografo s’installa all’Empire Theatre con un tutto esaurito. Le proiezioni in Inghilterra furono organizzate proprio da Trewey, ormai amico di Antoine Lumière, il padre del cinema. L’incursione di Trewey nel cinema inglese fu appena pionieristica, ma aprí le porte del successo al suo collaboratore Matt Raymond, un giovane elettricista britannico che realizzó in seguito diverse sale di proiezione in Inghilterra e Irlanda, occupando un importante posto nella storia del cinema..
Trewey morì il 2 dicembre 1920. Nello stesso anno uscí il suo libro The Art of shadowgraphy.
Fonti:
- Panorama of Magic – Milbourne Christopher (bellissimo volume da sfogliare in originale ma anche consultabile online qui
- The Art of Shadowgraphy – Felicien Trewey (Ed Jordison, 1920)
- https://www.quick-change-artistry.com/shadowgraphy.html