Autore: Leonardo Carrassi*
“Il prestigiatore Lombardi ringrazi Dio d’essere nato in questi tempi in cui i suoi talenti e la sua destrezza son pagati di applausi, non di supplizi e di morte”.
Cosmorama Pittorico, 7 giugno 1845
Bartolomeo Lombardi, questo fu il suo nome, non è ancora stato completamente inghiottito dal tempo grazie alla memoria storica alcuni appassionati, e nonostante questo nome rimanga oggi confinato in poche righe di qualche pubblicazione dell’epoca, nasconde forse qualcosa di interessante ancora da scoprire.
L’interesse per questo personaggio scaturì non molto tempo fa, quando un antiquario a conoscenza della mia passione per la storia della prestigiazione, mi propose l’acquisto di una locandina di un illusionista ottocentesco a me sconosciuto. Il prezzo del manifesto era tutto sommato ragionevole, per tanto accettai la proposta e poco dopo chiesi delucidazioni a Raul Cremona, (i prestigiatori sanno che Raul è un grande appassionato di storia della prestigiazione, nonchè storico e scrittore di alcuni volumi legati al passato dell’arte magica). Secondo Raul, quindi, Bartolomeo Lombardi fu un emulo di Bosco e inoltre, grazie alle sue dritte, trovai un articolo dedicato a lui su Cosmorama Pittorico, una rivista di metá 800. Su tale articolo vi è il bellissimo ritratto che ho affiancato a queste poche righe, probabilmente l’unica immagine di Lombardi in circolazione.
Chi cerca trova e se pur in modo frammentario riesco a cavare qualche informazione in più dal volume 5 dell’opera “Bazar di Novita Artistiche e Letterarie”, ma niente di davvero significativo. Utile invece fu un resoconto della sua vita artistica e una bibliografia, curati da Angelo Mitri, e pubblicati in Magia Moderna.
Poco o nulla si sa quindi di questo prestigiatore palermitano se non che si esibì durante la prima metà dell’800 in Italia e Germania. Contemporaneo di Bartolomeo Bosco, come tanti prestigiatori dell’epoca mescolava giochi di prestigio ad esperimenti di fisica e meccanica, servendosi di piccoli e grandi apparati. Soleva presentarsi come “Professore”, titolo comune tra gli illusionisti dell’epoca, fin da Giuseppe Pinetti. I suoi spettacoli prevedevano quindi esperimenti di fisica-meccanica, idraulica, chimica e ottica, alternati dalla presentazione di automi ed effetti di prestigio con o senza apparati.
Tra i numeri del Lombardi vi è un’originale e impossibile versione della bottiglia inesauribile, gioco riportato su Cosmorama Pittorico e che sulla locandina in mio possesso prende il nome di “La Bottiglia dell’inferno, giuoco Idromantico d’invenzione del Lombardi“. Il mago, dopo aver bevuto l’ultimo bicchiere di vino in essa contenuto, risciacqua la bottiglia e scende in platea con un bicchierino, offrendo al pubblico quantità generose di vino rosso, bianco, rum, punch, acquavite, caffè ed altro, tutti provenienti dalla stessa miracolosa bottiglia. Si riporta che sia arrivato ad offrire da bere da circa 60 fino a 145 persone.
Tra i numeri riportati vi era inoltre un Pulcinella automa, numeri con carte, palline, fazzoletti e una moltiplicazione di mazzetti di fiori, e secondo l’autore tutti eseguiti con grande chiarezza e naturalezza.
Secondo i pochi documenti che parlano del prestigiatore siculo, Bartolomeo Lombardi si esibì in Italia nelle città di Ferrara, Milano, Parma, Modena, Firenze, Pistoia, Venezia, Roma, Brescia, Trieste e Genova.
Bibliografia
– Cosmorama Pittorico 7 giugno 1845.
– I teatri di Ferrara, il Comunale, vol 1 pag 339
– Teatri, arti e letteratura, Volum 43 giovedì 19 giugno 1845, p. 137; Bazar di novità artistiche, letterarie e teatrali, Volume 5 pagina 191.
– Diario del Teatro ducale di Parma, Pagina 48-49-50: http://www.lacasadellamusica.it/regio/carteggi/1852.
– Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871 2a parte, p. 331.
– Magia Moderna 2016, 1