ALEX RUSCONI, L’IMPORTANZA DELLA STORIA

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Il seguente Articolo di Alex Rusconi non è inedito, con qualche variazione è comparso su Magia Moderna e Verba Tayko.

 

Da molti anni ho il piacere e l’onore di occupare le pagine di importanti riviste magiche soprattutto con articoli dedicati alla storia della prestigiazione e alle biografie dei grandi artisti del passato. Ho avuto inoltre la soddisfazione di dare alle stampe nel 2011 un libro sul grande Leopoldo Fregoli che, seppur non sia stato un prestigiatore nel senso stretto del termine, ha indubbiamente dato un fondamentale contributo al trasformismo che, in qualche modo, possiamo considerare una branca dell’arte nostra.

Insomma, anche chi non mi conosce avrà sicuramente intuito (da bravo mago) la mia esagerata passione per la ricerca storica e il mio desiderio di scavare nel tempo per ritrovare e riscoprire aneddoti più o meno veritieri, stralci di vite straordinarie, appassionanti episodi e finanche emozioni ancora vive che spuntano da realtà sopite.

Se continuo a scrivere è soprattutto grazie al riscontro dei tanti lettori che mi spingono a farlo, trovando interessanti i miei articoli che, a volte, stimolano ulteriori approfondimenti. Immagino che molti altri saltino sempre a piè pari i miei scritti per fiondarsi direttamente sui ‘giochi spiegati’. A questi lettori distratti non posso dire nulla anche perchè probabilmente ignoreranno anche questo articolo.

Ma veniamo subito al sodo, ovvero all’argomento di questo articolo: perchè è così importante conoscere la storia della magia?

Intanto voglio sottolineare che, anche se a prima vista può sembrarlo, la domanda non è affatto banale, visto che in Italia gli argomenti storici vengono sostanzialmente snobbati dal 90% dei prestigiatori.

Sembra che a nessuno interessi la vera cultura magica e, pur non avendo dati certi alla mano, credo di poter affermare che i prestigiatori italiani siano in assoluto i più ignoranti riguardo alla storia della loro arte.

Perchè? E chi lo sa… Pigrizia, esagerata diffusione e fruizione di dvd, scarso interesse per i libri e per la cultura in generale… o forse semplicemente non ci si è ancora resi conto che conoscere la storia non è un qualcosa in più, ma è FONDAMENTALE per chiunque voglia definirsi artista prestigiatore.

Prendereste sul serio un pittore che non sa chi fosse Leonardo, Picasso o De Chirico?

Prendereste sul serio un poeta che non conosce Pascoli, Foscolo o Montale?

E visto che il 90% dei prestigiatori quasi non sanno chi sono stati Pinetti, Bosco o Robert-Houdin, perchè dovrebbero essere presi sul serio?

Conoscere la storia è importante perchè il background culturale sta alla base dell’arte in ogni sua forma, e quindi anche dell’arte magica. Onorare il nostro passato ci permette di pagare il debito con i nostri antenati e con gli artisti che ci hanno preceduto spianandoci quella strada che ancora oggi percorriamo con passione.

E questo è il primo, nobile motivo per cui bisognerebbe leggere, studiare e, perchè no, dare anche un contributo personale alla ricerca storica. Ho un amico di Piacenza, prestigiatore dilettante, che si è fatto in quattro per mettere insieme la biografia del suo conterraneo Girolamo Scoto. In quanti hanno apprezzato lo splendido lavoro di Riccardo Rampini?

Molto pochi, purtroppo…

Tuttavia esistono anche motivi meno nobili e più utili per stimolarci a conoscere la storia della prestigiazione.

Uno di questi potrebbe essere il bisogno di ‘infarcire’ le nostre presentazioni dei giochi. E’ sempre bello poter raccontare aneddoti storici al nostro pubblico, collegandoli direttamente ad un effetto che stiamo eseguendo in quel momento. Regala davvero quel qualcosa in più al gioco e lo valorizza enormemente. Ma dobbiamo essere sicuri che i nostri racconti siano credibili e storicamente validi perchè qualche spettatore potrebbe volerne sapere di più alla fine dello spettacolo (a me capita spesso) ed ecco quindi ancora una volta l’importanza di un solido background culturale.

Un altro motivo, di sicura utilità, è anche quello di imparare da quello che già è stato fatto per evitare di incorrere nell’errore (che i prestigiatori fanno spesso) di pensare di aver inventato qualcosa che in realtà veniva già fatto magari cento anni fa… Oppure per evitare di fare sbagli nei quali, in passato, qualcuno è già incorso.

Insomma, per fare nostra l’esperienza dei colleghi che ci hanno preceduto: è una delle opportunità meravigliose che ci vengono regalate dai libri. Poter vivere la nostra vita e la nostra esperienza, sommandole alle vite e alle esperienze di centinaia di altre persone e facendole nostre, assorbendo nozioni e informazioni utili per la continua formazione che, vorrei ricordarlo, non si esaurisce mai.

Consiglio a tutti di leggere la vita di Robert-Houdin e poi fare un bel viaggio a Blois, dove esistono ancora oggi importanti tracce della sua vita e delle sue opere, ed un fantastico museo che ogni prestigiatore dovrebbe visitare.

Consiglio vivamente di andarsi a leggere la vita di Pinetti e di Bosco, per capire come l’Italia sia stata davvero la patria della prestigiazione, proprio nel momento in cui questa rompeva il cordone ombelicale che la collegava all’occulto e alla ciarlataneria.

Consiglio di andarsi a leggere la vita di Houdini, per capire come a volte il mito possa essere creato ad hoc su un personaggio che forse non era poi così straordinario come la storia ci ha fatto credere.

Certo, libri storici in Italia ne esistono veramente pochi: ma finchè questi pochi non vengono letti, difficilmente si può sperare in una maggiore diffusione futura…

Per questo invito tutti i prestigiatori che hanno avuto la bontà di seguirmi in questo breve articolo a sentirsi stimolati e a procurarsi questi libri. E a quelli che questi libri li hanno già nella loro biblioteca, l’invito è quello di spolverarli e, finalmente, leggerli. Vi si aprirà un mondo affascinante fatto di personaggi straordinari.

Tutti vorrebbero che esistesse la macchina del tempo, non è vero?

Ebbene, amici miei, la macchina del tempo esiste già: sono i libri.

Ma non funzionano, se li tenete chiusi.

Alex Rusconi

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