“Buongiorno Liliana, come sta? Forse non si ricorda, sono Leonardo, ero amico di suo figlio Gianmaria. Circa sette anni fa cenammo tutti insieme. Lei mi raccontò la vita di suo papà, Wetryk”
L’udito è quello che è, la memoria anche. Liliana non ricorda nulla, ma è rimasta la signora simpatica e tutto sommato ancora sveglia, che incontrai nell’inverno del 2010 a Milano. Dice di avere 81 anni, in realtà fa un po’ di confusione, ne ha 91 e fa molta tenerezza.
Avvisati dalla badante, alcuni parenti, tra cui suo figlio Giorgio, sono arrivati mentre chiacchieravo con Liliana e giustamente l’hanno rimproverata per avermi fatto entrare. Dopo un attimo di imbarazzo comunque, Liliana ci ha regalato un momento di comicità:
– “Non devi aprire agli sconosciuti!”
– “Ho chiesto chi era!”
– “Mamma, e se ti diceva di essere Babbo Natale gli aprivi lo stesso?”
– “Non era Babbo Natale, l’è mica Natale”
Non appena la preoccupazione è scemata mi hanno parlato degli oggetti di Wetryk donati alla Corte Dei Miracoli, di Armandis che bruciò tutto il materiale di scena acquisito dalla famiglia Pastacaldi e del desiderio di riprendere di riprendere il lavoro di ricerca sul grande mago di Livorno, iniziato da Gianmaria, purtroppo deceduto di recente. 
Poche foto quindi, qualche parola di circostanza e un arrivederci, sperando di reincontrarsi per raccogliere quanto più materiale possibile e continuare a indagare sulla vita di uno dei più importanti illusionisti italiani del ‘900. Questo è quanto, una visita di sorpresa da cui non potevo pretendere altro, ma che mi ha permesso di rivedere la dolce Liliana.
Alcune immagini conservate nella casa
Buona lettura: