La magia di Suzy Wandas
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Figlia d’arte degli illusionisti Charles ed Elizabeth, Jeanne Van Dyke, conosciuta al pubblico come Suzy Wandas, nacque nel 1896 a Bruxelles. Insieme al padre, la madre e il fratello Louis, cominciò ad esibirsi all’età di otto anni, come Miss White Flower, ballando e suonando il violino in equilibrio sulla corda molle.
Ispirandosi a Talma cominciò a manipolare carte e monete già all’età di 14 anni, inserendo poi il numero nello spettacolo di famiglia e diventando nel tempo una manipolatrice di grandi doti. Quando nel 1912 il padre morì, il quartetto divenne un trio conosciuto col nome di “The Three Wandas” e Jeanne scelse il nome d’arte Suzy.
Qualche anno dopo, durante la prima guerra mondiale, Louis rimase ferito e lo spettacolo dovette ridursi ad un duo, che chiamarono “Wanda Sisters“. Quando sua madre Elisabeth si ritirò nel 1936, Suzy continuò ad esibirsi tra Europa e America, e durante la seconda guerra mondiale lo fece perfino nei campi militari britannici, belga e canadesi. Grazie ad un vero talento nell’arte della manipolazione, divenne celebre come “Suzy Wandas, la signora dalle dita fatate“. Durante i suoi show utilizzava, oltre a carte e monete, anche ditali, sigarette, corde, fazzoletti, bastoni ed eseguiva classici come gli anelli cinesi e il sogno dell’avaro. In seguito fu influenzata da una corrispondenza col fisico e mago americano Zina Bennett e introdusse nel suo spettacolo anche un numero di colombe. Parlava ben cinque lingue e divenne un’artista di fama internazionale e stella del Vaudeville.
La sua carriera stellare la vide esibirsi nei migliori teatri del mondo, tra cui il Lido di Parigi e la Scala di Berlino. Secondo quanto riporta un numero del Detroit Free Press del 1977, mostrando agli ospiti la sua casa di Detroit, indicò una sua immagine con un elegante vestito e disse: “Ho cercato di offrire al pubblico una performance piena di bellezza ed eleganza. Questo abito nella foto è stato disegnato da Chemourd, uno dei migliori designer parigini sugli Champs-Elysees. Gli abiti che ho indossato sono stati creati solo per me e sono costati migliaia di dollari. Ma questo è ciò che separa i grandi maghi dai dilettanti: la performance totale. I dilettanti eseguono solo trucchi”.
Durante gli ultimi anni la sua condizione di salute la costrinse in una casa di cura. Susy morì il 12 luglio 1986, all’età di 90 anni.
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Fonti e approfondimenti