I fratelli Davenport, tra magia e spiritismo

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Autore: Leonardo Carrassi

Durante la metà del XIX secolo si sviluppó internazionalmente un grande interesse per le scienze occulte e per i fenomeni spiritici. Le prime avvisaglie di quella dottrina filosofica chiamata spiritismo furono senza dubbio le vicende delle sorelle Fox, che nella loro abitazione di Hydesville cominciarono ad assistere a strani fenomeni paranormali, e a divulgare negli Stati Uniti le loro esperienze con realistiche dimostrazioni spiritiche. Ma Allan Kardec (Lione, 3 ottobre 1804 – Parigi, 31 marzo 1869) fu il vero fondatore e codificatore dello spiritismo, movimento  filosofico di cui fu il principale divulgatore. I giovani fratelli americani Ira Erastus Davenport (17 settembre 1839 –  8 luglio 1911) e William Henry Davenport (1 febbraio 1841 – 1 luglio 1877)  ispirati probabilmente dalle sorelle Fox, cominciarono a crearsi un’ottima fama, in primo luogo diffondendo notizie sui loro poteri paranormali, e in seguito simulando manifestazioni spiritiche nel quartiere in cui risiedevano. Nel 1854 il padre prese in gestione il gruppo a cui si aggiunse William Fay, un giovane appassionato di prestigiazione. I Davenport furono quindi introdotti nel giro dei teatri dal dottor JB Ferguson, un ex ministro seguace dello spiritismo. Ferguson fu il primo a credere nei loro poteri medianici e a garantire per i giovani Davenport. Le loro dimostrazioni furono simili in tutto e per tutto a spettacoli di magia, e con tali performance girarono gli Stati Uniti per 10 anni per poi trasferirsi in Europa.  John Nevil Maskelyne, da sempre oppositore dei fenomeni medianici e quindi poco simpatizzante per i Davenport, ammise tuttavia che i fratelli avevano molto talento e che le dimostrazioni dei poteri che si attribuivano erano molto credibili. Il loro numero piú celebre fu la Cabina Spiritica, nella quale si facevano legare braccia e gambe a due sedie. Nella cabina vi era uno spettatore destinato ad essere testimone dei fenomeni, alcune campanelle, una chitarra, tamburi baschi, abiti, un corno ed altri oggetti. Chiusi gli sportelli cominciavano a manifestarsi i fenomeni piú inspiegabili: da dentro l’armadio si udivano strumenti suonare, il suono delle campanelle,  rumori e colpi di vario genere. Tuttavia ogni qual volta gli sportelli venivano riaperti, i Davenport erano palesemente nella stessa posizione, sempre legati, magari senza giacca o con la giacca del volontario.  Proprio quando i Davenport arrivarono a Londra, Maskelyne decise di smascherarli riproducendo con l’amico George Alfred Cooke, una loro versione della cabina, dimostrando quindi che ogni illusionista avrebbe potuto riprodurre gli stessi effetti. Nel giugno del 1865 quindi, durante uno spettacolo a Cheltenham, rivelarono al pubblico l’inganno dei Fratelli Davenport.  I due maghi in effetti non ebbero sempre vita facile e piú volte furono smascherati. Allan Kardec scrive di una vicenda molto spiacevole. Prima di entrare in scena durante una serata a Parigi i due maghi furono insultati e maltrattati, e parte dei loro attrezzi fu danneggiata.  Nel 1869 il ventenne Harry Kellar entró nel gruppo Davenport and Fay con cui lavoró fino al 1873. Successivamente Kellar e Fay lasciarono il gruppo per creare un loro spettacolo, un tour tra centro e sud America.  Oltre a Maskelyn, maghi come John Harry Anderson e Jean Eugène Robert-Houdin si prodigarono per smascherare i Davenport. Secondo Houdini, prima che Ira morisse volle confessargli che i loro numeri erano solo frutto di grandi abilitá e trucchi molto raffinati. Nel suo libro “A Magician amongst the Spirit” del 1924 Houdini pubblicó una lettera di Ira che usciva allo scoperto.  Arthur Conan Doyle, spiritista convinto, non accettó mai le accuse contro i Davenport, affermando che in vita privata Ira fosse uno spiritista praticante. Dopo un periodo di malattia William Henry Davenport morí giovanissimo all’etá di 37 anni, il primo luglio del 1877.  Ira Erastus tornó negli stati uniti il 20 ottobre 1877 dove con William Fay tentó di rilanciare lo spettacolo, che tuttavia fu un triste fallimento. William Fay si stabilì poi in Australia per gestire un negozio di alimentari . Alla fine si ritirò a Kew, Victoria. Divenne cittadino australiano nel 1915 e morí nel 1921. Ira Erastus spiró l’8 luglio 1911 e fu sepolto a Mayville , New York.  Durante gli anni d’oro della magia la cabina spiritica divenne un numero utilizzato da moltissimi illusionisti.

La cabina spiritica dei fratelli Davenport
La cabina spiritica dei fratelli Davenport
Ira e William Davenport
Ira e William Davenport
Un'immagine celebre dei Davenport Brothers e Fay
Un’immagine celebre dei Davenport Brothers e Fay

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