Isaac Fawkes e l’illusionismo come rappresentazione teatrale

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Nulla si sa di Isaac Fawkes (+/-1675 – 1732) prima dell’inizio del 1722 quando una pubblicitá dell’epoca annunciava che suo figlio si sarebbe esibito al Southwark Fair. Per tanto si pensa che la fama di Fawkes fosse giá ben consolidata a Londra. In quell’anno un documento pubblicitario vuole ricordare le sue precedenti prestazioni per Giorgio II.

Si puó dire che Isaac Fawkes fu il primo illusionista a proporre uno spettacolo teatrale, spostando la magia dalle piazze al palcoscenico, e con un vero e proprio programma. Gli annunci pubblicitari di Fawkes inoltre furono con tutta probabilitá i primi manifesti usati da un illusionista.

Fu probabilmente il primo ad introdurre anche gli orari di spettacolo e delle rappresentazioni multiple, fino a sei in un giorno, producendo un grosso guadagno. Fawkes infatti morì ricchissimo, più di qualunque attore della sua epoca.

Per Fawkes fu coniata la frase “la mano è più veloce dell’occhio“. Si presume utilizzasse molto giochi di carte e l’impiego di piccoli animali. In un periodo in cui molti performer mostravano numeri di uccelli ammaestrati, Fawkes li rendeva protagonisti di numeri magici. Una carta da gioco si trasformava in canarino; all’interno di una borsa si moltiplicavano uova all’infinito fino a produrre una gallina; dai bussolotti apparivano uccellini…

Fawkes era un prestigiatore molto elegante. Si esibiva con parrucca e abiti di prestigio, allontanandosi notevolmente dall’immagine del ciarlatano di strada.
Pratica molto importante fu l’associazione con altre forme di spettacolo. Spesso lavorava con un contorsionista nominato “maestro di posture”. I suoi annunci pubblicitari furono tra i primi ad avere una logica imprenditoriale, sfruttando soprattutto la novitá e una grande promozione di sè stesso. Fawkes aveva infatti il senso della novità: in una pubblicitá dell’epoca prometteva di tornare al S. Bartholomew’s Fair con «molte curiose bizzarrie, differenti da quelle eseguite prima, essendo tutte interamente nuove». Al suo celebre repertorio si aggiunsero negli anni l’apparizione di pappagallini, la carta ritrovata nell’ uovo o attaccata al soffitto; le palline trasformate in uccelli, la cascata di monete; i semi delle carte che cambiano colore.

Come si diceva Fawkes arrivó a creare collaborazioni artistiche con altri performer. Nel 1726 compartí il programma teatrale col burattinaio Martin Powell, e presentó il “miracolo naturale” di Elizabeth French, donna venuta al mondo con un corno in testa. Ma la sua collaborazione piú significativa fu con 1727 con l’orologiaio Pinchbeck, per proporre nelle fiere il “Tempio delle Arti” in cui mostrava con orgoglio il proprio “orologio filosofico”. La prima grande attrazione di Fawkes e Pinchbeck fu la “macchina per vedere” poi rinominata “quadri in movimento“, in cui si promettevano immagini mobili, nient’altro che fondali dipinti con figure di cartone o legno che si incontravano sullo sfondo, grazie ad un meccanismo da orologeria. Tutto sommato si puó dire che questo fosse uno dei molti antenati del cinema, novità che avrebbe fatto capolino due secoli dopo coi Fratelli Lumière, e che avrebbe ispirato molti illusionisti tra cui George Méliès, e Trewey. L’invenzione parve riscutotere successo evolvendosi negli anni e nel 1723 in occasione dell’arrivo dell’ambasciatore algerino, Fawkes gli organizzò una “veduta di Algeri” grazie ai quadri in movimento.

Nel 1730 si legge in un volantino: “N.B. In particolare egli causa un albero di crescere in un vaso sul tavolo, che fiorirà e produrrà frutti freschi nel tempo di un minuto”. L’invenzione cominciò a diffondersi tra i prestigiatori, e nell’800 a Parigi venne perfezionata e portata al successo mondiale da un altro orologiaio-illusionista, il celebre Jean Eugène Robert-Houdin. Nel 2002 il numero è stato riportato in scena a Broadway dall’illusionista e studioso d’arte magica Ricky Jay. Un albero cresce, fiorisce e crea arance che vengono lanciate al pubblico. In una di quelle viene ritrovato un anello precedentemente scomparso.

Fawkes al contrario di molti illusionisti vissuti prima di lui, non millantò mai “poteri soprannaturali” affermando di non aver nulla a che fare con l’occulto, e sbeffeggiandosi dei colleghi che dichiaravano di possedere poteri magici. Divenne una personalità di spicco, e fu riconosciuto un vero fenomeno dell’epoca, tanto che i giornali non persero mai occasione di lodarne fama e ricchezza.

Fawkes fu l’inventore del celebre gioco di prestigio The egg bag, erroneamente attribuito a Max Malini (che in realtá lo rese solo popolare con i prestigiatori Charlie Miller e Johnny Thompson). Il gioco Egg Bag fu rivelato e spiegato per la prima volta nel 1927 nel libro HOCUS POCUS The Whole Art of Legerdermain di H.Dean.

Fonti:

– Illusionismi, settemila anni di teatro, scienza e religione. Raffaele De Ritis, 2004, Stampa alternativa.
– https://www.themagicdetective.com
– https://texthistory.wordpress.com/2012/05/29/scenes-from-bartholomews-fair/
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Fawkes mago Leo

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