Spiritismo e percezioni extrasensoriali, le nuove frontiere del XIX secolo

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“Dopo che uno spirito si separa dal suo corpo (e ciò avviene quando una persona muore), tale persona è ancora viva, proprio come prima”.
                       Emanuel Swedenborg
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La seconda metà del secolo decimonono vide la nascità di una cultura filosofica e pseudo religiosa nominata spiritismo, una dottrina che influenzò religione, arte e la letteratura nei decenni a venire.
Per convenzione, anche se i primi fenomeni medianici avvennero qualche anno prima, I’anno zero dello spiritismo si considera il 1848, periodo in cui le manifestazioni spiritiche delle sorelle Fox nella cittadina di Hydesville (che già abbiamo trattato in questo blog), fecero parlare I’Europa e il mondo.
Tale dottrina fu battezzata e codificata da Allan Kardec, filosofo che teorizzò I’esistenza di un’anima e di un’intelligenza incorporea.
Secondo Kardek il collegamento tra il mondo dei vivi e il mondo degli spiriti era possibile solo se mediato da un individuo con determinate doti, definito medium. Dai fatti di Hydesville Io spiritismo si diffuse a macchia d’olio prima in Europa e poi in America, generando I’interesse di decine di milioni di seguaci che attualmente continuano a praticare e studiare i fenomeni medianici.
Lo spiritismo, tramite gli insegnamenti degli spiriti, predicherebbe la fratellanza universale e la solidarietà, in contrapposizione al materialismo. L’unica differenza tra esseri umani e spiriti risiede solo nell’involucro corporeo nel quale gli uomini sono momentaneamente incarnati, aspettando che la vita terrena faccia il suo corso.
Tramite i suoi testi Kardek scatenò una forte reazione della chiesa, che vietò ogni pratica spiritica e dichiarò tali libri non in linea con le leggi Dio, arrivando perfino a bruciare i suoi testi in una piazza di Barcellona.
Secondo molti studiosi di parapsicologia Io spiritismo sarebbe una vera e propria scienza, considerando naturali e non soprannaturali le manifestazioni e i fenomeni spiritici. Gli esperimenti più attendibili della storia dello spiritismo vennero infatti eseguiti sotto il controllo di commissioni di indagine composte da scienziati affermati e premi nobel, che tentarono di verificarne la veridicità tramite il metodo scientifico.
Le nuove frontiere della mente legate a
poteri extrasensoriali e a manifestazioni
di carattere ultraterreno, ispirarono tra
XIX e XX secolo milioni tra seguaci e
curiosi, nonchè innumerevoli artisti tra
cui maghi ed illusionisti in tutto il mondo, personaggi che portarono in scena fenomeni pseudo medianici, ed espermenti legati alle percezioni extrasensoriali. Infiniti furono ovviamente ciarlatani e falsi medium che utilizzarono tecniche illusionistiche in modo fraudolento, approfittando della credulità di ogni ceto sociale, dai più popolari ai più agiati, un fenomeno ancora attuale.

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