Professor Alba

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Autore: Leonardo Carrassi*

Conosciamo parte della vita di Manuel Alba Roja grazie alle memorie della figlia consuelo e ad una relativa biografia del mago pubblicata nel 2001.
Conosciuto come il Professor Alba, fu un celebre mentalista nella Spagna della prima metá del 900, che seppe guadagnarsi il consenso del pubblico internazionale costruendosi di un personaggio dal carattere accademico, dotato delle attitudini degli illusionisti dell’epoca, dediti alla negromanzia, alla lettura del pensiero e agli esprimenti spiritici. Era propenso a presentare i suoi numeri come esperimenti scientifici o medianici, e fu tanto ermetico che seppe crearsi un personaggio cosí credibile che gli stessi amici e famigliari credettero nelle sue straordinarie capacitá mentali, ad eccezione di sua moglie Tivolina, figura molto importante nella scalata al successo del mago, creatrice del loro “spettacolo scientifico”, fondamentale nella creazione del personaggio del marito, e assistente fondamentale per le letture psichiche sul palco.
Manuel dovette probabilmente il suo amore per la magia ad Onofrof, incontrato in Andalucia durante una tournée spagnola. In qualche modo riuscí ad entrare nella compagnia del celebre mentalista e ipnotista all’etá di 14 anni, con la mansione di pubblicizzare gli spettacoli, probabilmente come messaggero e fattorino tutto fare. Accompagnó Onofrof per cinque anni imparando i rudimenti del mentalismo, dell’ipnosi e dello spiritismo, di cui fece tesoro durante la sua carriera.
Durante i suoi spettacoli Alba esuguiva numeri tutto sommato classici per i canoni dell’epoca, spesso vicini al fachirismo, tra cui lo spillone conficcato nella pelle, e la rottura di pietre sul corpo rigido del mago tra due sedie (catalessi). Eseguí spesso esperimenti in ipnosi collettiva e alterazioni della volontà del pubblico, tuttavia il suo cavallo di battaglia sembra fosse la trasmissione del pensiero: durante un numero chiamato “La voce della Tomba“, la moglie veniva chiusa in una cabina per indovinare gli oggetti che il professor Alba prendeva in prestito camminando nel pubblico.

Iniziarono la carriera nei cinema, nei quali intrattenevano il pubblico prima o dopo le pellicole, e in seguito comiciarono a viaggiare tra Spagna e Nord Africa.

Verso la fine della seconda guerra Alba dovette lasciare le scene per malattia e morí pochi anni dopo. La moglie lo seguí poco dopo e il figlio Manolo, utilizzando lo pseudonimo del padre, e con il supporto delle sorelle Lolita, Consuelo, e suo fratello Antonio, continuaro ad esibirsi in America, dove imparó a sfrutrare l’ingenuitá della gente verso il paranormale, sottraendo denaro a chi sperava di incontrare parenti e amici deceduti, o a chi desiderava ottenere informazioni sul proprio futuro. Il figliolo truffaldino del professor Alba morí molto ricco nel 1997, celebre per la sua capacità di ritrovare oggetti nascosti in una stanza,  indovinare persone e numeri negli elenchi telefonici e guidare automobili bendato.


Fonte: Miguel Angel Gea e Juan Gallego Luque, “La Magia Española del Siglo XX”, Páginas, 2003

Manolo, figlio di Manuel Alba in un poster dell'epoca. Alcune fonti lo chiamano Paulo. Collezione privata Leonardo Carrassi
Manolo, figlio di Manuel Alba in un poster dell’epoca. Alcune fonti lo chiamano Paulo.
Collezione privata Leonardo Carrassi

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