Karl Herz

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Autore: Leonardo Carrassi*

Carl Hertz (Louis Morgenstein) nacque in California nel 1859 (Milbourne Christopher data la sua nascita dieci anni dopo). Figlio di padre russo e madre polacca emigrati negli Stati uniti, si appassionó alla magia sulla scia dei grandi illusionisti Heller, Herrman, De Kolta e Cazeneuve. Contro il volere del padre si diede alla prestigiazione fin da bambino e riscosse successo giá ventenne. Una delle illusioni grazie alla quale divenne celebre fu la sparizione istantanea di una gabbia con un canarino all’interno (numero dell’illusionista B. De Kolta). Tale numero gli creó un piccolo problema nel 1921 al British House of Commons poichè, ormai verso fine carrierra, una commissione investigativa in difesa degli animali ipotizzó che il canarino morisse durante ogni esibizione. Il mago concesse quindi alla commissione di marcare il canarino e di poterlo esaminare dopo il numero. Quando dopo il numero Herz consegnó il canarino in vita per l’accurato controllo, la commissione verificó che l’uccello fosse lo stesso ed in effetti lo trovarono vivo, vegeto ed in perfetto stato.

In gioventú si esibí nei music-hall americani e fu probabilmente il primo illusionista da vaudeville. Giró poi con un circo e in seguito attraversó l’oceano per approdare in Inghilterra. Herz fu uno dei primi illusionisti che agli albori del cinematografo, aggiunse al suo repertorio alcuni filmati, e come David Devant, il grande mago dell’Egiptian Hall, acquistò uno dei primi proiettori prodotti da Robert Paul (il teatrograph), portandolo con sè durante il tour in Sud Africa. Partí dall’Inghilterra il 28 marzo 1896 a bordo della Royal Mail Steamer Norman, e durante il viaggio proiettó un film per i passeggeri. Herz fu probabilmente il primo a presentare un film in nave. Al suo arrivo a Johannesburg il 9 maggio diede una conferenza stampa all’Empire Palace of Varieties, e due giorni dopo proiettó il primo film nel paese. Quell’anno arrivó in Australia con la sua grande novitá, paese che in realtà lo aveva giá ospitato quattro anni prima. Dopo aver mostrato qualche filmato ad un pubblico selezionato nel Melbourne Opera House, il 22 agosto diede la sua prima performance australiana per un pubblico pagante. Dopo l’Australia portó il suo Theatrograph in Sri Lanka, India, Cina, Giappone, Isole Fiji e Hawai. Nella sua carriera e fin da giovane giró il mondo in lungo e in largo, tra Oriente, Stati Uniti, Russia ed Europa, compresa l’Italia. Herz raccontó che nel Borneo, la figlia del re si innamoró di lui e insistette per diventare sua sposa. Quando Herz le disse che era giá sposato la principessa rispose che non importava, e che avrebbe trattato sua moglie come una sorella. Per scappare dalla morsa della principessa, nel suo ultimo spettacolo si mise al posto della moglie nella cabina della cremazione, e una volta bruciato vivo non ricomparve piú, lasciando credere che si fosse letteralmente volatilizzato.

Tornando alla sua prima visita a Melbourne nel 1892, si riporta un’altro singolare aneddoto. Si dice che Herz fosse particolarmente dotato nell’arte di pubblicizzare se stesso e in effetti tale episodio descrive una mossa pubblicitaria tanto strana quanto vincente. Il suo spettacolo era alle porte e il mago, approfittando di un randagismo felino molto diffuso, ne trasse vantaggio in modo audace: sui giornali di Melbourne comparve un annuncio che chiedeva alla popolazione di portare davanti al Teatro dell’Opera gatti di ogni genere, offrendo in cambio uno scellino o l’entrata gratuita per lo show. L’appuntamento era alle nove del mattino del giorno dopo, e in effetti, il giorno seguente all’ora stabilita, vennero consegnati alla troupe circa duemila gatti recuperati in strada, ben piú di quanto si fossero aspettati. Ad ogni animale vennero legati collarini bianchi sui quali si poteva leggere: “See Carl Herz at the Opera House Tonight”. Inutile dire che i gatti rilasciati per le vie della cittá gli fecero una tale pubblicitá che per l’intera settimana Herz fece sold-out e continuó a vendere con successo per le cinque settimane che seguirono.

Carl Herz morí nel 1924.

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