Arnold de Biere

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Nonostante il suo nome oggi non sia risonante quanto i grandi maghi degli anni d’oro, nel periodo precedente la prima guerra mondiale il prestigiatore di origine ebrea Arnold De Biere (probabilmente nato col nome Beer Stein), era considerato uno dei più grandi illusionisti del periodo.

Ad oggi non ci è dato sapere quale fosse con certezza il suo nome, nè con sicurezza la sua data di nascita. Si pensa sia nato in Polonia il 14 marzo 1876,  e che emigrò in America da bambino con la famiglia. Nel 1901, godette del suo primo grande successo in uno dei più antichi teatri newyorkesi di vaudeville gestito da Tony Pastor. Prese il nome “De Biere the Misterous” al Gaiety Theatre di Brooklyn nel 1902.

Nel 1904 si stabilì in Inghilterra diventando uno dei maghi piú pagati del paese. Usava entrare in scena con un elegante vestito di corte ed un sontuoso mantello e divenne famoso per la sua interpretazione dell’uovo nel sacchetto, per la manipolazione di palle da biliardo, per la sparizione della gabbia tra le mani e per il numero dei pollici legati.

Giró il mondo spingendosi fino in Australia e Nuova Zelanda, ma l’Europa fu la sua base operativa fino allo scoppio del primo conflitto mondiale. I suoi otto assistenti inglesi partirono per il fronte e De Biere tornó negli stati Uniti.

Nel 1915 il suo spettacolo comprendeva dieci illusioni, ma quando l’America entrò in guerra, De Biere perse ancora una volta i suoi assistenti e fu costretto a lasciare le sue illusioni in un deposito e fece quindi un tour con uno spettacolo più piccolo col nome Arnold.

Tornò in Inghilterra nel 1919, e si esibí in diversi luoghi, tra cui la celebre St. George Hall, nel quale fece il record di incassi per la stagione invernale del 1920. Pare che lo spettacolo fosse tanto apprezzato da far girare la testa anche ai suoi colleghi tra cui Lewis Davenport che vide il suo show almeno tre volte, e pare persino due volte lo stesso giorno in due diversi teatri.

Continuó ad esibirsi fino al 1930 e morí il 6 agosto 1934 probabilmente in povertá. Perse molto del suo denaro a causa di un investimento sbagliato con Houdini, nello sviluppo di un film del 1920, ed ebbe il colpo di grazia durante la crisi  del ’29.
Dopo la sua morte, nel 1935 Davenport acquistò l’attrezzatura di De Biere per sole 20 sterline, includendo i diritti dei suoi effetti e una serie di oggetti personali.
Approfondimenti:
– Will Goston, who’s who in magic, 1934

– Trav S.D. No Applause, Just Throw Money: The Book That Made Vaudeville Famous, Faber and Faber, 2005.

Stephan Oettermann, Lexikon der Zauberkünstler, Huber, Offenbach, 2004.

– Gisela & Dietmar Winkler, Das große Hokuspokus – Aus dem Leben berühmter Magier, Henschelverlag, Berlin, 1985.

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